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Autore: Mariana Laxague

Insegnante di lingua inglese e spagnola, teacher trainer e autrice.

Perché maestra/o?

I perché che aiutano a crescere e sviluppare il pensiero critico, anche in inglese.

Quando le bambine e i bambini raggiungono una certa età (intorno ai due o tre anni) iniziano a voler conoscere il “perché?” di ogni piccola cosa. “Perché la luna brilla in cielo?”, “Perché devo mangiare le verdure?”, “Perché non posso guardare la TV?” e via discorrendo.

A questa età le capacità cognitive delle bambine e i bambini si sviluppano rapidamente, iniziano a imparare a fare collegamenti tra causa ed effetto e sono desiderose e desiderosi di scoprire tutto ciò che riguarda il “come funziona” il mondo, il che porta a un numero spesso esasperante di domande che rivolgono ai genitori o agli/alle insegnanti.

Tuttavia, con il crescere, questo livello di domande costanti inizia a diminuire, fino a quando i “perché” cessano del tutto. Ma…perché smettiamo di voler sapere il perché?

Spesso a scuola le bambine e i bambini vengono premiati per avere la risposta giusta, non per aver posto una buona domanda. Frequentemente l’enfasi è posta sulla memorizzazione e sui test, e quindi le bambine e i bambini imparano rapidamente che, per avere successo nel mondo scolastico, non vale la pena perdere tempo o sprecare energie per affrontare una determinata materia in maniera approfondita. Sanno che gli adulti attorno a loro cercano di far loro imparare le risposte “giuste” e che si attengono quindi al programma prescritto.

Perché fare domande è importante?

Fare molte domande è segno di creatività, un’abilità importante per affrontare le difficoltà della vita. Incoraggiando i nostri studenti e le nostre studentesse a fare più domande, possiamo affinare le loro abilità cognitive in molti modi come per esempio:

  • motivarli a cercare le conoscenze che corrispondono ai loro interessi e possono quindi favorire l’amore per l’apprendimento per tutta la vita.
  • aiutarli a creare collegamenti trasversali e interdisciplinari tra le informazioni.
  • mettere in discussione idee preconcette e dare loro la fiducia necessaria per proporre le proprie opinioni.

Nel prossimo webinar Ask why! Domandare per crescere e sviluppare il pensiero critico, anche in lingua inglese, di mercoledì 10 aprile 2024, ore 17.00, fornirò alcuni suggerimenti per far in modo che gli alunni e le alunne pongano più domande in classe perché l’apprendimento è gioia di esplorare e senza dubbio la curiosità potenzia l’apprendimento, anche in lingua inglese.

In questo incontro ci chiediamo come possiamo supportare i/le nostri/e bambini/e nell’attivare e sviluppare il loro pensiero critico e il ragionamento fornendo strumenti ed attività pratiche per condurre nuove esperienze didattiche in lingua inglese.

Don’t miss it! #savethedate

Mariana Laxague

 

ENGLISH VERSION

Why is asking questions important?

When children reach a certain age (around two or three years old) they start asking “Why?” for every little thing. “Why does the moon shine in the sky?”, “Why do I have to eat vegetables?”, “Why can’t I watch TV?” and so on.

At this age, childrens’ cognitive skills develop rapidly, they begin to learn to make connections between cause and effect, and they are eager and eager to find out everything about how the world “works”, which leads to an often exasperating number of questions for weary parents or teachers.

However, as we grow older, this level of constant questioning begins to diminish, until the “why” questions cease altogether. But…why do we stop wanting to know why?

Often in schools, children are rewarded for having the right answer, not for asking a good question. Emphasis is placed on memorization and testing, and so children quickly learn that, to succeed in education, it is not worth wasting time or energy to tackle a particular subject in depth. They know that most grown-ups are trying to get them to learn the “right” answers, and so they will stick to the prescribed program.

Why is asking questions important?

Asking lots of questions is a sign of creativity, an important skill for coping with life’s difficulties. By encouraging children to ask more questions, we can hone their cognitive skills in many ways such as:

  • motivating them to seek knowledge that matches their interests and can thus foster a lifelong love of learning.
  • helping them make cross-curricular and interdisciplinary connections among information.
  • challenge preconceived ideas and give them the confidence to put forward their own opinions.

In the upcoming webinar Ask why! Domandare per crescere e sviluppare il pensiero critico, anche in lingua inglese, on Wednesday, April 10, 2024 at 5:00 p.m., I will provide some suggestions for getting pupils to ask more questions in the classroom because exploring and learning can be pure joy and no doubt curiosity enhances learning, also in English.

Ask why

In this meeting, we ask how we can support our children in activating and developing their critical thinking and reasoning by providing practical tools and activities for conducting new educational experiences in English.

Don’t miss it! #savethedate

Mariana Laxague

The Social and Emotional Learning Approach. Why and How?

Sviluppare le competenze sociali ed emotive nella lezione di inglese.

Sviluppare le competenze sociali ed emotive nella lezione di inglese.

Ebbene sì, l’apprendimento è anche una questione di emozioni. Può capitare che il clima emotivo in aula non sia del tutto positivo limitando così il desiderio dei bambini e delle bambine di interagire e di apprendere. A volte, gli insegnanti vengono sopraffatti da pensieri e difficoltà che possono condizionare le loro reazioni al comportamento degli studenti e delle studentesse. Risulta fondamentale, quindi, che sia gli insegnanti che gli allievi ed allieve posseggano gli strumenti adeguati a gestire le proprie emozioni.

Cos’è l’apprendimento sociale ed emotivo?
L’apprendimento socio-emotivo (SEL) si riferisce all’educazione ai sentimenti, un approccio che consente di gestire le proprie emozioni e, di conseguenza, di migliorare le relazioni con gli altri.

L’apprendimento socio-emotivo è spesso suddiviso in cinque competenze principali:

  • Consapevolezza di sé: essere in grado di identificare e comprendere le proprie emozioni
  • Autogestione: essere in grado di gestire le proprie emozioni e i propri comportamenti
  • Consapevolezza sociale: essere in grado di comprendere le opinioni degli altri
  • Abilità relazionali: capacità di instaurare relazioni positive con gli altri
  • Processo decisionale responsabile: la capacità di prendere decisioni ponderate e ben informate.

Sappiamo bene che le emozioni incidono sull’apprendimento e che lo stress può ridurre notevolmente il rendimento scolastico; risulta importante sviluppare competenze per gestire in modo proattivo le emozioni negative e per favorire il successo dei nostri allievi e delle nostre allieve.

Per avere un miglior rendimento scolastico le bambine e i bambini hanno bisogno di poter contare sulle proprie abilità interpersonali e intrapersonali. In definitiva, perché è importante inserire nelle lezioni di inglese attività di apprendimento socio-emotivo? Perché la collaborazione, l’interazione e la comunicazione sono al centro della didattica L2.

Se siete curiosi/e e volete conoscere più da vicino l’approccio SEL, vi aspetto mercoledì 13 marzo 2024 alle ore 16:30 nel webinar The Social and Emotional Learning Approach. Why and How?  Sviluppare le competenze sociali ed emotive nella lezione di inglese.

In questo incontro faremo riferimento ad alcuni aspetti sociali ed emotivi fondamentali utili non solo per affrontare con successo il percorso scolastico dei bambini, ma anche per supportare il benessere nella vita scolastica di tutti – insegnanti compresi. Durante l’incontro e attraverso le attività tratte dal nuovo ministeriale Hello World, forniremo esempi concreti e pratici di come inserire tale approccio nella lezione di inglese.

Non mancate! #savethedate Link al webinar

11 The Social and Emotional approach

Mariana Laxague
Scopri il progetto Hello World

 

The Social and Emotional Learning Approach. Why and How?

We all know that learning is a matter of emotions. Often the emotional environment in the classroom is not positive, thus limiting children’s will to interact and learn. Sometimes, teachers are overwhelmed with thoughts and difficulties that influence our reaction to our pupils’ behavior. In short, both teachers and children must have the tools to manage emotions efficiently.

What is social and emotional learning?

Social-emotional learning (SEL) refers to education about feelings, an approach that allows people to manage their emotions and thus improve relationships with others.

Social-emotional learning is often broken down into 5 main skills:

  • Self awareness – being able to identify and understand one’s emotions
  • Self management – being able to manage one’s emotions and behaviors
  • Social awareness – being able to understand other people’s views
  • Relationship skills – the ability to have positive relationships with others
  • Responsible decision making – the ability to make well-informed decisions

Over the past few decades, our horizons of how to optimize learning has broadened, and academic research has acknowledged that emotions matter. Stress can significantly reduce academic performance and therefore it becomes essential to develop skills to effectively manage negative emotions to make students able to succeed.

To perform better at school, children need life skills such as interpersonal and intrapersonal skills. So, why include social-emotional learning activities in the primary English classroom? Because interaction, communication and cooperation are at the center of L2 teaching.

If you are curious and want to learn more about the SEL approach, I’ll see you on Wednesday 13 March 2024 at 4.30 pm in the webinar The Social and Emotional Learning Approach. Why and How? Develop social and emotional skills in the primary English class.

In this meeting we will refer to some fundamental social and emotional aspects useful not only for successfully tackling children’s school career, but also for supporting everyone’s well-being in the school life – including teachers. During the webinar and through the activities taken from the new Hello World ministerial course, we will provide concrete and practical examples of how to include this approach in the primary English class.

Do not miss! #savethedate Link al webinar

11 The Social and Emotional approach

Mariana Laxague
Scopri il progetto Hello World

Keep it simple CLIL!

CLIL and the development of language skills (but not only!)

CLIL and the development of language skills (but not only!)

The 2030 Agenda for Sustainable Development and the MIM Guidelines for teaching Civics draw the school’s attention to citizenship education.

Contributing to raising citizens who are aware and responsible towards the world around us is one of the tasks of educational institutions and teachers.

Starting from nursery and primary school, schools have the opportunity to raise awareness among boys and girls towards global issues and values such as:

  • peace education and conflict management;
  • legality and solidarity;
  • care for oneself, for the community, for the artistic and cultural heritage;
  • environmental protection;
  • sustainability;
  • non-discrimination and gender equality.

These topics find a natural interconnection with school subjects including English.

The brand-new Keep it simple CLIL guide! aims to create this connection through English, using the CLIL methodology, a methodology that fits perfectly with the citizenship paths promoted by the MIM.

Through CLIL we can expose children to useful, innovative and meaningful learning experiences: children learn to communicate, think and learn in a foreign language using English as the vehicular language in the broader and more transversal field of Civic Education.

If you are curious and want to know more, I invite you to participate in my next webinar where I will present some interactive and motivating activities taken from the brand-new Keep it simple CLIL guide. The activities will be aimed at using the English language in practical, real and challenging contexts through global citizenship topics. I’ll be waiting for you on Wednesday 7 February 2024 at 5pm! #savethedate

This is the link to enrol to the webinar.

Mariana Laxague

 

VERSIONE ITALIANO

Il CLIL e lo sviluppo delle competenze linguistiche (ma non solo!)

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, e le Linee guida del MIM per l’insegnamento dell’Educazione Civica richiamano l’attenzione della scuola sull’educazione alla cittadinanza.

Contribuire a crescere cittadini consapevoli e responsabili verso il mondo che ci circonda è uno dei compiti delle istituzioni scolastiche e dei docenti.

La scuola già dalla materna e dalla scuola primaria, ha l’opportunità di sensibilizzare i bambini e le bambine verso tematiche e valori globali come:

  • l’educazione alla pace e la gestione dei conflitti;
  • la legalità e la solidarietà;
  • la cura di sé, della comunità, del patrimonio artistico e di quello culturale;
  • la tutela dell’ambiente;
  • la sostenibilità;
  • la non discriminazione e la parità di genere.

Questi nuclei tematici trovano una naturale interconnessione con le discipline scolastiche inclusa la lingua inglese.

In arrivo, a breve, la nuovissima guida Keep it simple CLIL! che si prefigge proprio di creare questo collegamento attraverso l’inglese, utilizzando la metodologia CLIL, metodologia che si sposa perfettamente con i percorsi di cittadinanza promossi dal MIM.

Attraverso il CLIL possiamo esporre i bambini a esperienze di apprendimento utili, innovative e ricche di significato: i bambini imparano a comunicare, pensare e apprendere in lingua straniera utilizzando l’inglese come lingua veicolare nell’ambito più ampio e trasversale dell’Educazione Civica.

Se siete curiosi e volete sapere di più, vi invito a partecipare al mio prossimo webinar dove presenterò alcune attività interattive e motivanti tratte dalla nuovissima guida Keep it simple CLIL. Le attività saranno finalizzate all’utilizzo della lingua inglese in contesti pratici, reali e sfidanti attraverso argomenti di cittadinanza globale. 

Vi aspetto mercoledì 7 febbraio 2024 ore 17:00! #savethedate

Ecco il link per iscriversi.

Mariana Laxague

 webinar celtic 7 febbraio 3

Let’s CLIL!

An all-round inclusive approach

Let’s CLIL! – An all-round inclusive approach

CLIL in primary school represents an approach that not only involves the in-depth study of interdisciplinary contents but is above all a means of developing educational projects that combine different group work giving children the opportunity of acquiring “chunks of language” through workshop activities.

CLIL teaching is mainly made of playful-creative techniques, activities to develop critical thinking and cooperative learning. Often, CLIL activities are developed around a real-life task that involves students personally.

These characterizing elements make it an all-round inclusive approach.

A CLIL lesson is never frontal but rather a concentration of project-based teaching (task-based) that supports the “real” and immediate use of the foreign language, guided by the teacher, with a view to cooperation and teamwork.

Furthermore, in line with the principle of “learning by doing”, CLIL can considerably increase motivation, responsibility and self-esteem as children often make decisions about why, how and when to do certain things. Last, but not least, children find themselves understanding, along the way, that English is not simply a school subject but rather a means of communicating and expressing themselves.

If you are curious and want to know how to run and design communicative, inclusive and cooperative projects using the CLIL approach for your primary classes, join us on Monday 13 November 2023 at 5.00 pm in the webinarLet’s CLIL! attività e contenuti per superare i limiti della lezione frontale” where I will illustrate a series of CLIL activities taken from our books and guides.

Looking forward to seeing you there! #savethedate

Mariana Laxague

 

VERSIONE ITALIANO

Let’s CLIL! – Un approccio inclusivo a tutto tondo.

 Il CLIL nella scuola primaria è un approccio metodologico che non solo prevede l’approfondimento di contenuti interdisciplinari, ma soprattutto lo sviluppo di progetti didattici che offrono ai bambini la possibilità di acquisire strutture linguistiche attraverso attività laboratoriali.

La didattica CLIL è composta principalmente da tecniche ludico-creative, attività di sviluppo del pensiero critico e di apprendimento cooperativo. Spesso, le attività CLIL si sviluppano intorno a un compito di realtà che coinvolge gli alunni in prima persona.

Questi elementi caratterizzanti fanno di esso un approccio inclusivo a tutto tondo.

Una lezione CLIL non è mai frontale, bensì un concentrato di didattica per progetti (task-based) che sostengono l’uso “reale” e immediato della lingua straniera, guidati dall’insegnante, in un’ottica di cooperazione e lavoro di squadra.

Inoltre, in linea con il principio dell’imparare facendo (“Learning by doing”), il CLIL può accrescere considerevolmente la motivazione, la responsabilità e l’autostima essendo i bambini spesso a prendere decisioni di perché, come e quando svolgere determinate cose. Per di più, i bambini si trovano a comprendere, strada facendo, che l’inglese non è semplicemente una materia scolastica, ma piuttosto un mezzo per comunicare e esprimere se stessi.

Se siete curiosi e volete sapere come fare a condurre e costruire progetti comunicativi, inclusivi e cooperativi usando l’approccio CLIL, vi aspetto lunedì 13 novembre 2023 alle 17:00 nel webinarLet’s CLIL! attività e contenuti per superare i limiti della lezione frontale” dove illustrerò una serie di attività CLIL tratte dai nostri testi e dalle nostre guide.

Non mancate! #savethedate

Mariana Laxague

 keep it simple

A lot more than just letters

Learning to, learning about and learning through CLIL and Pen friends projects

Come progettare unità di apprendimento con la metodologia CLIL finalizzate alla realizzazione di un progetto “Pen friends” in lingua inglese nella scuola primaria.

Una delle caratteristiche di maggior rilievo di You and Me Friends è la sezione “You and Me penfriends” dove i bambini possono praticare le strutture e il lessico appresi alla fine di ogni unità attraverso il registro epistolare, imparando così a scrivere lettere da inviare agli amici che usano lo stesso testo e a fare rete tra classi con progetti da condividere.

La sezione è presente alla fine di ogni unità nei testi dalla 1^ alla 5^ e i progetti possono essere realizzati tra compagni della stessa classe o di diverse classi dello stesso istituto o tra classi di diverse scuole a livello locale, regionale o nazionale.

Numerose scuole hanno già messo in pratica queste attività rilevando alcuni benefici tra cui:

  • miglioramento della capacità di comunicazione in inglese;
  • potenziamento delle capacità di lettura e scrittura in inglese;
  • nuovi modi di fare amicizie e condividere esperienze;
  • sviluppo di abilità sociali come l’empatia, la pazienza e la reciprocità;
  • supporto nel collegare contenuti di diverse discipline curricolari

Queste competenze possono essere ampliate attraverso progetti o compiti di realtà che combinano sia lo scambio epistolare (di lettere, messaggi o e mail) che attività CLIL ovvero l’approfondimento di contenuti di altre materie curricolari, attraverso la produzione scritta in lingua inglese, promuovendo azioni virtuose che modellano esempi di cittadinanza attiva e di comunicazione efficace.

Nel mio prossimo webinar “A lot more than just letters” Learning to, learning about and learning through CLIL and Pen friends projects, fornirò una serie di idee operative per disegnare, sviluppare e mettere in pratica unità di apprendimento per favorire la scrittura spontanea, creativa e autonoma nella scuola primaria, incentivando lo sviluppo di life skills e cittadinanza attiva attraverso attività CLIL, Pen Friends e compiti di realtà.

Se siete curiosi e volete sapere di più, vi aspetto numerosi venerdì 31 Marzo alle ore 17.

Save the date!
Teacher Trainer – Mariana Laxague

 A lot more than just letter

A good and happy start

Let’s have a good and happy start!

Ad oggi, i programmi di formazione per insegnanti di inglese come lingua straniera offrono, da un lato, tecniche di sviluppo delle competenze linguistiche (reading, writing, speaking e listening) e, dall’altro, della consapevolezza linguistica (ad esempio, grammatica e fonologia).

Sebbene non vi siano dubbi sul fatto che i due aspetti debbano costituire una parte essenziale del bagaglio dell’insegnante, di fatto, ai docenti non è data la stessa opportunità. Per un numero consistente di insegnanti di inglese, in particolare quelli delle scuole primarie, il desiderio pressante è quello di migliorare la propria padronanza linguistica.

Con la diffusione e la crescente accettazione dei principi comunicativi dell’insegnamento delle lingue straniere nel mondo, c’è una maggiore richiesta, rispetto al passato, affinché gli insegnanti parlino correntemente l’inglese per usarlo in modo naturale e spontaneo in classe. Questa pressione spesso genera stress e disagio nei docenti con l’effetto opposto, cioè, si evita di usare l’inglese in aula per non commettere errori.

Se vogliamo che i bambini usino l’inglese in classe e anche fuori di essa è importante che noi, come insegnanti, cerchiamo di usare l’inglese il più possibile. In questo modo, non solo diamo un buon esempio, ma offriamo anche ai bambini una maggiore esposizione alla lingua. Inoltre, ci concediamo l’opportunità di migliorare la nostra padronanza linguistica.

Tuttavia, c’è resistenza nell’uso dell’inglese in classe. Tra le ragioni per cui i docenti, talvolta, sono restii ad adottare l’inglese ci sono la mancanza di fiducia nelle loro capacità linguistiche, paura di sbagliare o pronunciare erroneamente alcune parole. In altre parole, parlare in italiano “risulta più semplice”…

Durante il webinar “A good and happy start” – Classroom Language routines to build teachers’ confidence and improve fluency and comprehension in the primary classroom di mercoledì 21 settembre alle ore 17.00, vi illustreremo alcune strategie e attività in lingua inglese per rafforzare la fiducia in sé e sviluppare le proprie capacità linguistiche e quelle dei bambini, promuovendo maggiore interazione in classe.

Mariana Laxague
Teacher Trainer

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CLIL made easy

Progettare una lezione CLIL

Sebbene il CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING (CLIL) possa essere la metodologia più adatta per l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue in un’Europa multilingue, l’applicazione del metodo rimane incompiuta. Una lezione CLIL non è, come si può pensare, una lezione di lingua né una lezione di materia tenuta in una lingua straniera. Una lezione CLIL di successo dovrebbe combinare una serie di elementi relativi allo sviluppo cognitivo, culturale, comunicativo e nozionistico dei bambini oltre a sviluppare in maniera bilanciata le quattro abilità linguistiche (Reading, Writing, Speaking and Listening).

Progettare una lezione CLIL è molto più semplice e immediato di quanto si possa pensare. Occorrerà tanta voglia di esplorare, condividere, riflettere e progettare con altri colleghi affinché si possano organizzare delle attività interdisciplinari stimolanti e rilevanti per i bambini.

Infine, sarà necessario creare delle routine all’interno della classe perché i bambini si abituino a fare associazioni di concetti e contenuti mentre sviluppano le proprie capacità linguistiche.

Durante il webinar “CLIL made easy” three simple steps to create CLIL lessons in the primary classroom di mercoledì 19 ottobre alle ore 17.00, vi illustreremo brevemente la metodologia CLIL per creare velocemente ed efficacemente lezioni innovative affrontando argomenti di varia natura in lingua inglese.

Mariana Laxague
Teacher Trainer

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