Parleremo della scala pentatonica e dell’improvvisazione, ovvero la capacità di saper produrre suoni in modo spontaneo, non preparato.
Il pedagogista e musicologo ungherese Ernst Ferand sosteneva infatti che «l’intera storia dello sviluppo musicale è accompagnata da manifestazioni dell’impulso a improvvisare».
I salmi sono una tra le prime forme di improvvisazione: chi leggeva ad alta voce chiedeva ai fedeli di rispondere in coro, ripetendo frase per frase. Questa classica formula domanda-risposta diventò poi una peculiarità del teatro greco e, successivamente, dei canti di lavoro e dei gospel. Persino oggi, nei concerti di musica leggera, capita che si esegua insieme questa primitiva forma di improvvisazione, quando i cantanti intonano delle brevi frasi chiedendo al pubblico di rispondere ripetendole.
In questo incontro metteremo in pratica l’improvvisazione attraverso quattro esercizi di graduale difficoltà.