SERVONO LE PAROLE GENTILI?
Compiere un atto gentile rende più felici.
Il 13 novembre è la giornata mondiale della gentilezza.
Perché questa giornata? Perché c’è bisogno di GENTILEZZA. Perché nella nostra vita quotidiana spesso ci dimentichiamo di essere gentili verso gli altri e, a volte, anche verso noi stessi.
La giornata mondiale della gentilezza è nata in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, dove due anni prima si era costituito un primo gruppo di organizzazioni riunito nel World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza). Dal 1998 la ricorrenza viene osservata da Canada, Giappone, Australia, Nigeria, Emirati Arabi Uniti. In Italia è festeggiata dal 2009.
Compiere un atto gentile rende più felici. Chi è felice tende poi a sua volta a essere gentile con gli altri. Dire grazie, prego, scusa, per favore va infatti al di là della buona educazione per trasformarsi in un modo di vivere più armonico e sereno.
A questo tema, cui tengo molto, ho dedicato anche un libro per i piccini:
La Giornata della gentilezza si festeggia in modi diversi in tutto il mondo. Ovunque le persone sono incoraggiate a fare la propria, personale dichiarazione di gentilezza regalando libri, fiori, cibo o vestiti agli altri membri della comunità. A Napoli ad esempio vige la tradizione del “caffè sospeso”. In cosa consiste? Ci si prende un caffè al bancone, poi si va alla cassa e se ne pagano due invece che uno. In questo modo, chi non può permetterselo può entrare al bar e chiedere se per caso ci sia un “caffè in sospeso”, disponibile e gratuito.
Nel Leggi e Vai, nella sezione “Cittadinanza e Costituzione” ho dedicato un intero capitolo all’argomento.
Attraverso un test ogni bambino viene guidato a riflettere e ad auto valutare il proprio grado di gentilezza:
Nella pagina successiva l’alunno trova una “riserva di gentilezza”, un serbatoio di espressioni da utilizzare quando serve una carezza di parole da usare con gli amici, i familiari, le maestre, le persone che incontra anche solo per un tempo breve.
Essere gentili significa anche collaborare con gli altri, dare una mano a chi cammina con un ritmo un po’ più lento del nostro. L’UNIONE FA LA FORZA vuole essere una proposta di lavoro per scoprire insieme il valore della gentilezza.
Accompagnati da Leopoldotto Ammazzadraghi la sezione si conclude con un lavoro sul lessico, per incrementare il numero di sostantivi a disposizione e per creare le LEGGI DELLA GENTILEZZA che tutta la classe dovrà rispettare.
E per finire, una bella canzone dello Zecchino d’oro “UNA PAROLA MAGICA” da cantare a squarciagola il 13 novembre … e tutti gli altri giorni dell’anno!