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27 GENNAIO
GIORNATA MONDIALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’OLOCAUSTO

PERCHÉ IL 27 GENNAIO SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’OLOCAUSTO?

Nel 2005 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha proclamato il 27 gennaio giornata mondiale in memoria delle vittime dell’Olocausto, il genocidio che nazisti e fascisti perpetrarono durante la Seconda guerra mondiale, tra il 1938 e il 1945, nei confronti di milioni di persone.

È stata scelta la data del 27 gennaio perché in quel giorno, nel 1945, i carri armati dell’esercito sovietico sfondarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, liberando i prigionieri sopravvissuti e rivelando al mondo intero l’orrore dello sterminio che si consumava nei lager nazisti.

Per genocidio si intende quell’insieme di atti commessi con l’intenzione di distruggere un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Siccome 6 dei circa 16 milioni di vittime dell’Olocausto appartenevano al popolo ebraico, lo sterminio avvenuto durante la Seconda guerra mondiale viene chiamato con la parola semitica Shoah. Anche se nel corso della storia si sono verificati, purtroppo, diversi genocidi, la Shoah resta un evento unico nella sua efferatezza: si trattò, infatti, di uno sterminio razionale, ben organizzato, che si avvalse della tecnologia e di impianti efficienti con il dichiarato intento di cancellare un popolo intero nel cuore dell’Europa.

Il filosofo Tzvetan Todorov scrisse nel 2001 che “la singolarità del fatto non impedisce l’universalità della lezione che se ne trae”; la memoria storica della Shoah, infatti, non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità, perché da essa tutti dobbiamo trarre insegnamenti.

L’Olocausto ha colpito profondamente i Paesi in cui sono stati commessi i crimini nazisti e le conseguenze, le implicazioni e il trauma sono ancora vivi in chi ha subito quelle atroci sofferenze. È necessario quindi mantenere viva la memoria, prendersi cura dei siti storici e promuovere la documentazione, la ricerca e l’istruzione; è fondamentale anche educare sulle cause, le conseguenze e le dinamiche sottostanti tali crudeltà, per rafforzare la resilienza dei giovani contro le ideologie razziste.

Questo perché genocidi e simili atrocità continuano, purtroppo, a verificarsi ancora oggi. È importante celebrare la Giornata della Memoria per fermarsi a riflettere su ciò che ha significato lo sterminio sistematico di milioni di individui: questa giornata serve non solo a commemorare tutte le vittime innocenti e a evitare che una tragedia come quella dell’Olocausto possa ripetersi, ma anche a ricordare le tante piccole discriminazioni che si consumano ogni giorno verso chi appare diverso da noi.


DA LEGGERE, DA VEDERE

LIBRI

Sono molti i libri e i film sul tema della Shoah; qui diamo alcune veloci suggestioni di quelli che ci sembrano più adatti alla tua età.

- L’amico ritrovato, di F. Uhlman, Feltrinelli
L’amicizia impossibile, nella Germania nazista, tra Hans Schwartz, un bambino ebreo di buona famiglia, e Konradin von Hohenfels, di nobile famiglia tedesca.

- Portico d’Ottavia 13, di A. Foa, Laterza
Via del Portico d’Ottavia 13 si trova nel cuore del vecchio ghetto ebraico di Roma. Cosa accadde lì nell’ottobre del ’43? Una storica lavora a un’indagine sulla casa in cui oggi abita, la stessa che fu interamente svuotata dalla razzia tedesco-fascista del 16 ottobre 1943.

- La stella di Andra e Tati, di A. Viola e R. Vitellaro, De Agostini
Una graphic-novel a metà tra realtà e fantasia, ispirata alla storia vera delle due sorelle Bucci, riuscite a scampare agli orrori di Auschwitz perché scambiate per gemelle. Con le illustrazioni originali del primo film d’animazione italiano sull’Olocausto.

- Che cos'è l’antisemitismo?, di L. Levi, Battello a Vapore
L’autrice è una giornalista che ha raccolto una serie di domande rivolte da generazioni di studenti durante gli incontri con le scuole per spiegare cosa fu davvero l’Olocausto. Domande semplici cui Lia Levi risponde con altrettanta semplicità.

- Corri ragazzo, corri, di U. Orlev, Salani
Srulik, ebreo di 8 anni, perde sua madre nel ghetto di Varsavia. Cambia nome e fugge, cominciando una nuova vita vagabonda tra ragazzini senza dimora, contadini gentili, soldati spietati e tedeschi dall’animo nobile che riscattano la barbarie nazista. Storia tratta dalla vera esperienza di Yoram Friedman, insegnante che oggi vive in Israele. Vincitore del Premio Andersen 2003.

- L’uomo del treno, di F. Altieri, Rizzoli
L’Orso e gli uomini che lavorano per lui alla falegnameria vedono passare treni tedeschi tutti i giorni: sembrano carri bestiame, ma dentro ci sono centinaia di persone. Allora capiscono che devono fare qualcosa, così sostituiscono uno dei vagoni tedeschi con uno vuoto, costruito da loro. Ma scoprono che in quel vagone c’è un solo passeggero, l’unico che non voleva essere salvato perché sta cercando di raggiungere la moglie e la figlia, deportate dal Ghetto di Roma.

WEB

Sito web Enciclopedia dell’Olocausto.

VIDEO

Video del Corriere della Sera con una sintesi della giornata della memoria.

Videomessaggio della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, per la Giornata Internazionale in memoria delle vittime della Shoah. Promosso da UNRIC (United Nation Regional Information Centre).

FILM

- Il bambino con il pigiama a righe, regia di M. Herman, 2008
Un’emozionante storia d’amicizia tra Bruno, figlio di un ufficiale nazista, e l’ebreo Shumel, rinchiuso in un campo di concentramento nei pressi dell’abitazione di Bruno. Nonostante li separi un filo spinato, niente e nulla potrà scalfire il rapporto dei due bambini. Qui il trailer:

- La vita è bella, regia di R. Benigni, 1997
Il viaggio doloroso e ironico di un padre e suo figlio in un campo di concentramento, che ha commosso il mondo intero e ha conquistato tre Oscar. Qui il trailer:

- Jona che visse nella balena, regia di R. Faenza, 1993
Jona ha solo sei anni quando viene deportato in un campo di concentramento. La vita nelle baracche dove sono stipati i prigionieri è molto dura e Jona, che riesce a rimanere con la madre ma non con il padre (costretto ai lavori forzati), patisce freddo e fame fino alla fine della guerra. La storia è tratta dal romanzo autobiografico di Jona Oberski Anni d’infanzia. Un bambino nei lager. Qui il trailer:

- La chiave di Sara, regia di G. Paquet-Brenner, 2010
Nella Parigi occupata dai tedeschi, i rastrellamenti nazisti per stanare ebrei da mandare a morire si fanno sempre più frequenti. Viene deportata anche la famiglia di Sarah, una bambina di 10 anni che però, prima di venire catturata, riesce a nascondere il fratellino dentro ad un armadio. La storia allora fa un balzo ai giorni nostri, dove una giornalista cerca di ricostruire il destino dei due bambini attraverso una scia di indizi lasciata nel corso dei decenni. Qui il trailer:

- Storia di una ladra di libri, regia di B. Precival, 2013
La storia di Liesel, una bambina a cui il papà insegna a leggere e che si innamora della lettura, tanto da iniziare una nuova vita fatta di libri rubati e dell’amicizia con un ragazzo ebreo nascosto nella sua cantina per sfuggire alle persecuzioni. Qui il trailer:

- Jojo Rabbit, regia di T. Waititi, 2019
Satira sulla Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi di un bambino tedesco che ha come migliore amico immaginario Adolf Hitler, e una madre che sta nascondendo un ragazzo ebreo nella loro casa. Qui il trailer:

- Train de vie – Un treno per vivere, regia di R. Mihăilean, 1998
Un piccolo villaggio ebreo dell’Europa dell’Est sta per essere invaso dai nazisti: il matto del villaggio suggerisce di mettere insieme un treno, travestirsi da nazisti e deportati e partire per raggiungere il confine con l’Urss e da lì proseguire per la Palestina. Questa folle idea prende corpo e gli abitanti del villaggio riescono nel loro scopo, dopo tragicomiche peripezie. Qui il trailer:

- La scelta di Sophie, regia di A. J. Pakula, 1982
UTratto da un romanzo di William Styron, narra la storia di un aspirante scrittore che, dopo essersi trasferito a New York, fa la conoscenza di un’emigrata polacca sfuggita alla detenzione nel campo di Auschwitz e un ragazzo ebreo. L’amicizia fra i tre diventa sempre più forte fino a quando la donna confesserà allo scrittore un terribile e lacerante segreto. Qui il trailer:

- Schindler’s List, regia di S. Spielberg, 1993
Il film si ispira al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, a sua volta basato sulla storia vera di Oskar Schindler, un imprenditore tedesco che durante la Seconda Guerra salvò circa 1100 ebrei dallo sterminio. Qui il trailer:

- La tregua, regia di F. Rosi, 1997
Tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi, uno dei testi più veri e importanti sull’Olocausto. Il film inizia il 27 gennaio 1945, quando i soldati russi smantellano il lager di Auschwitz, dove era prigioniero l’autore, un chimico ebreo di Torino. A fine febbraio Levi, insieme a un gruppo di italiani scampati dai forni crematori, inizia un lungo viaggio di ritorno in Italia che, tra destinazioni incerte, derive, soste obbligate, peripezie e vagabondaggi, termina il 19 ottobre, quasi otto mesi dopo. Qui il trailer (in inglese):

- Il pianista, regia di R. Polanski, 2002
Il film è ambientato a Varsavia nel 1939 e racconta la storia vera del musicista ebreo Wladyslaw Szpilman. La sua vita viene improvvisamente sconvolta quando la Polonia è invasa dai tedeschi: lui, la sua famiglia e tutti gli ebrei della città vengono rinchiusi nel ghetto, dove ci sono bambini che muoiono di fame, gente uccisa per nulla, ebrei che tradiscono per sopravvivere. A un certo punto, quando parenti e familiari sono deportati nei lager, Wladyslaw rimane solo ed è costretto a nascondersi per cercare di sopravvivere. Sopravviverà e ritornerà a suonare, ma nulla sarà più come prima. Qui il trailer:

- Il figlio di Saul, regia di L. Nemes, 2015
IOttobre 1944: Saul è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz, dove ha il compito di rimuovere i corpi dalle camere a gas per cremarli. Un giorno Saul riconosce il cadavere di suo figlio e vuole dargli degna sepoltura: rischierà la vita per trovare un rabbino che reciti la preghiera funebre. Qui il trailer: