16 NOVEMBRE
GIORNATA MONDIALE DELLA TOLLERANZA
PERCHÉ IL 16 NOVEMBRE SI CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TOLLERANZA?
Questa data è stata scelta perché il 16 novembre 1995, giorno del cinquantesimo anniversario dell’Unesco, i suoi stati membri hanno adottato una Dichiarazione dei principi sulla tolleranza. Questo documento afferma, tra le altre cose, che la tolleranza non è né indulgenza né indifferenza, ma rispetto e apprezzamento della varietà culturali presenti nel mondo.
La tolleranza non è solo un dovere morale delle persone, ma anche un requisito politico e legale per individui, gruppi e nazioni. Queste ultime devono munirsi di una legislazione capace di garantire l’uguaglianza di trattamento e di opportunità per tutti nella società, e devono favorire, grazie al dibattito sociale, a un’informazione libera e pluralistica e a congrui sistemi di istruzione, l’educazione alla tolleranza al fine di contrastare paura ed esclusione e aiutare i giovani a sviluppare capacità di giudizio indipendente e pensiero critico. Anche la scuola è invitata a vivere il 16 novembre come momento in più per riflettere sul tema dell’integrazione e della solidarietà umana.
L’intento di questa giornata è quello di promuovere sentimenti di comprensione nei confronti di tutti, indipendentemente da etnia, religione, lingua, costumi: dal 1995 vengono organizzate conferenze e festival per premiare persone, enti e istituzioni che contribuiscono alla promozione della tolleranza e della non violenza. Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite dal 2007 al 2016, ebbe occasione di dichiarare:
“In occasione della Giornata mondiale della tolleranza invito tutte le persone e i governi a combattere attivamente la paura, l’odio e l’estremismo con il dialogo, la comprensione e il rispetto reciproco. Cerchiamo di eliminare le divisioni e uniamoci per un futuro comune”.
LIBRI
- Il razzismo spiegato a mia figlia, di T. Ben Jelloun, Bompiani
In questo romanzo scritto sotto forma di dialogo, l’autore, convinto della possibilità e del dovere di educare i giovani ai valori del rispetto e della tolleranza, spiega a sua figlia di dieci anni che cos’è il razzismo, come nasce, perché è così diffuso, dando vita a un dialogo che si apre a tutti i lettori. La forma del dialogo rende più semplice e immediata la comprensione di un argomento così problematico, soprattutto considerando che i destinatari dell’opera sono ragazzi tra gli otto e i quindici anni, pur essendo una lettura istruttiva per tutti. Secondo l’autore la lotta contro il razzismo deve cominciare nei luoghi deputati all’educazione come la scuola, la famiglia e la casa.
VIDEO
Video prodotto dall’ONU in occasione della Giornata mondiale della tolleranza del 2013. In inglese ma con la traduzione in italiano.
FILM
- La classe – Entre les murs, di L. Cantet, 2008
Nato da un romanzo autobiografico, questo film-documentario ci mostra le turbolente lezioni di un professore in una scuola media francese multietnica, e ci fa ragionare con sensibilità e rigore sulle difficoltà di integrazione tra ragazzi di origine straniera. Qui il trailer:
- The Elephant Man, di D. Linch, 1980
Considerato il capolavoro di questo regista, il film è una delle più potenti rappresentazioni cinematografiche del valore della solidarietà umana e della nostra paura dello “sconosciuto” e del “diverso”. In una Londra di fine ’800 il protagonista, John Merrick, è affetto da una malattia che gli deforma il volto, e viene esibito come uomo elefante nei baracconi di un circo. Un medico ne scopre la natura umana e l’intelligenza, e lo introduce nella migliore società, che però resta ipocrita e disturbata dal brutto aspetto dell’uomo. Qui il trailer (in inglese):