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Tag: gamification

Leggere per imparare

Escape room, gioco di squadra, logica, comprensione competente

La lettura è il veicolo fondamentale attraverso il quale, a scuola, raggiungiamo il cuore dei nostri alunni e delle nostre alunne. È il mezzo grazie al quale si forma il loro sapere disciplinare ma è anche uno strumento per costruire la loro identità, per accrescere la loro cultura, per permettere loro di identificarsi in storie e racconti, sviluppando capacità di riflessione e confronto e sperimentando il valore delle emozioni.

Per quanto riguarda la Lettura, il percorso che ho sviluppato come insegnante e che ho riprodotto nel sussidiario dei linguaggi Parole segrete si articola su tre pilastri, tutti ugualmente indispensabili.

1) LEGGERE PER IMPARARE: pensando la lettura come veicolo strettamente connesso a qualunque tipo di apprendimento, un veicolo che sottende finalità formative imprescindibili:

– migliora le competenze linguistiche;
– accresce la capacità di organizzare ed esprimere il proprio pensiero;
– sviluppa capacità critiche;
– veicola gli apprendimenti, permettendone la comprensione e l’interiorizzazione.

2) LEGGERE PER CRESCERE: utilizzando la pagina scritta come stimolo ad approfondire, a discutere, a confrontarsi, a riflettere su se stessi e sui valori che orientano le proprie scelte in un percorso diretto alla formazione di “cittadini”, mediante attività propedeutiche allo sviluppo di un pensiero libero, critico e creativo.

3) LEGGERE PER EMOZIONARSI: creando un legame con la pagina scritta propedeutico alla formazione di lettori affezionati, “consumatori felici di storie”.

In questo primo articolo analizzeremo insieme in che cosa si sostanzia il percorso LEGGERE PER IMPARARE, che si basa sulle parole chiave: escape room, logica, analisi, comprensione.


ESCAPE ROOM E LOGICA
Un’escape room, o gioco di fuga dal vivo, è un gioco di logica nel quale i partecipanti, rinchiusi in una stanza allestita a tema, devono cercare una via d’uscita rintracciando indizi e risolvendo una serie di enigmi, puzzle, problemi che mettono alla prova la capacità di utilizzare conoscenze e abilità in modo creativo. È una situazione in cui non si sviluppano abilità fisiche ma la logica e l’intuito. Per poter completare con successo il percorso, e dunque trovare la via di fuga, i partecipanti devono collaborare tra loro.

Collaborazione e spirito di gruppo (e dunque abilità sociali quali Cooperative Learning e strategie di squadra) oltre all’attivazione della capacità di problem solving, sono le caratteristiche principali di questa attività altamente inclusiva. Intuizione, attenzione ai particolari, abilità matematiche, creatività, logica: ogni componente la squadra può offrire un diverso e costruttivo contributo al raggiungimento dell’obiettivo finale. Un’attività che si rivela un’ottima opportunità didattica realizzata attraverso la mediazione del gaming.

Nel sussidiario “Parole segrete”, ogni escape room è un ambiente creato appositamente per indirizzare l’alunno e la classe “squadra” alla scoperta della tipologia o del genere testuale attraverso la scoperta dei “segreti” che si nascondono nella pagina scritta.

Le escape room digitali accompagnano il percorso fornendo la possibilità di interagire sperimentando media differenti: il cartaceo e il virtuale.

 

ANALISI E COMPRENSIONE
È molto importante che i nostri alunni e alunne si approccino al testo scritto in modo non superficiale, cercando, passo dopo passo, livello dopo livello, di penetrane il significato profondo, poiché è la comprensione competente di ciò che leggiamo a renderci cittadini a tutti gli effetti, divenendo così in grado di distinguere una comunicazione vera da una falsa, un’emozione, un messaggio, un contenuto.

E allora quali sono i livelli, i gradini che i bambini e le bambine devono conoscere e sperimentare per poter “dare dignità” alla parola scritta? Molto interessante e di facile comprensione risulta la metafora della tavola imbandita.

leggere per imparare immagine
Ecco come nel sussidiario dei linguaggi “Parole segrete” ho declinato ciò che svolgo ogni giorno nella mia attività didattica:
Ogni brano sarà affiancato da esercizi studiati ad hoc per rendere questa comprensione sempre più significativa, fornendogli un metodo che potrà riutilizzare anche durante le prove INVALSI.

Naturalmente sarà utile permettere ai bambini e alle bambine di testare le proprie competenze attraverso l’autovalutazione, l’unica sfidante, motivante e veramente costruttiva. Le diciture, espresse nella modalità che ritroveranno in pagella, permetteranno loro di prendere visione dei loro progressi, dei punti fi forza e dei punti su cui dovranno ancora lavorare.

Vuoi scoprire il sussidiario dei linguaggi Parole segrete?
Scoprilo sulla pagina dedicata oppure partecipa all’incontro formativo con l’autrice

Gamification a scuola: cosa è?

Come applicarla nell’insegnamento dell’inglese

Potrebbe non essere qualcosa di nuovo per coloro che conoscono un po’ il greco il fatto che le parole: “child”, “game” e “play” in greco hanno in comune la stessa origine. Condividono tutte la stessa radice: paidi, che significa bambino.

Quindi, la frase “Il bambino gioca” sarebbe qualcosa del tipo: “To paidi paizei paixnidia”. Non è sorprendente che in un linguaggio così ricco una sola parola sia usata per trasmettere tre idee diverse? Forse questo potrebbe essere semplicemente perché i termini “child”, “play” e “game” racchiudono tre aspetti dello stesso concetto.

Sin dai tempi antichi si sostiene che il gioco sia di grande importanza per i bambini piccoli e per la loro crescita. Questo assunto è vero ed è confermato da diversi studi che dimostrano come i giochi educativi, compreso l’apprendimento delle lingue, sono utili in svariati modi. Tale consapevolezza ha portato alla crescente popolarità dell’utilizzo di attività impostate sul gioco nell’ambiente di apprendimento, in altre parole, gamification.

Al centro della gamification nelle lezioni di inglese c’è l’incoraggiamento dell’apprendimento attivo. Attraverso giochi e attività ludiche, gli studenti possono sviluppare innumerevoli abilità come il pensiero critico, la creatività, il lavoro di squadra, la leadership, migliorare le strategie per trovare soluzioni e il tutto divertendosi.

Giochi ben progettati, utilizzati in vari modi, attraverso diversi media e piattaforme, possono coinvolgere gli studenti in un modo che pochi altri metodi possono fare. La bellezza del gioco nell’ambiente di apprendimento è che gli studenti sviluppano rapidamente l’autonomia e possono auto-correggersi facilmente, riducendo lo stress emotivo. C’è un chiaro percorso di progressione e gli studenti possono imparare seguendo il proprio ritmo.

Durante il webinar “Let the children play while Santa is coming to town! di mercoledì 9 novembre alle 17 esploreremo il concetto di gamification, vedremo alcuni esempi di attività ludiche (alcune con un tocco natalizio) oltre a siti Web utili e strumenti digitali per aiutarti ad accendere l’entusiasmo per i tuoi piccoli “giocatori”.

 

ENGLISH VERSION
It might not be new to those who understand a little bit of Greek that the words: “child” “game” and “play” in Greek have the same word origin. They all derive from the same root: paidi.meaning child .

So, the phrase “The child plays games” would be something like: “To paidi paizei paixnidia “ Isn’t it interesting that in such a rich language a single word is used to convey three different ideas? Perhaps this might be simply because the terms “child” “play” and “game” reflect three aspects of the same concept.

Since ancient times people seem to believe that playing games is of great importance for young children and their growth. This is quite true and it is confirmed by various studies which show that educational games including language learning are beneficial in numerous ways. This has lead to the ever-growing popularity of using  game-like activities in learning environment, in other words, gamification.

At the core of gamification in the ESL classroom is encouraging active learning. Through games and gamified activities, students can develop countless skills such as critical thinking, creativity, teamwork, leadership, improve strategies to find solutions, all these while having fun.

Well-designed games, played in a variety of ways, using different media and platforms, can engage learners in a way that few other methods can. The beauty of play in the learning environment is that learners develop autonomy quickly and can self-correct easily, with a minimum of emotional stress. There is a clear path of progression and learners can learn at their own pace.

During the webinar Let the children play…while Santa is coming to town” on Wednesday, 9th November at 5p.m  we are going to explore the concept of gamification , will look at some examples of gamified activities  (some with a Christmas touch) as well as useful websites and digital tools to help you ignite excitement to your little “players “ around the classroom.

 

Katerina Nikolla
Teacher Trainer e insegnante di lingua inglese

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