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Autore: Redazione Raffaello

7 Febbraio – Giornata Nazionale contro il Bullismo e Cyberbullismo

Capire, prevenire e intervenire attraverso attività, libri e film

#stopalbullismo

Bullismo e Cyberbullismo sono fenomeni dalle conseguenze dolorose che spesso lasciano tracce profonde in chi ne è vittima a scuola e fuori dalla scuola. Contro questi eventi il 7 febbraio 2019 si celebra la seconda Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un’iniziativa nata l’anno scorso che si colloca nel Piano Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo voluta dal Miur. Bullismo e il Cyberbullismo sono tematiche fortemente legate tra di loro: se infatti, fino a qualche tempo fa, i bulli agivano solo “fisicamente” ora il bullismo può viaggiare anche sul web. Noi  insegnanti possiamo avere un ruolo  molto importante nel contrastare questo terribile fenomeno attraverso tre momenti:

  • CAPIRE
  • INTERVENIRE
  • PREVENIRE

CAPIRE: siccome alla base di comportamenti aggressivi ci sono spesso emozioni e stati d’animo negati, capire significa lavorare, attraverso metodologie come il circle time, sulla capacità di ascolto, sul riconoscimento delle emozioni positive e negative, sulla capacità di esplicitarle a parole, sul coraggio di condividerle senza paura.

INTERVENIRE: significa essere attenti osservatori delle dinamiche e delle relazioni nella classe, per essere pronti a cogliere i segnali di disagio affrontando il problema in modo rapido ed efficace.

PREVENIRE: significa guidare i ragazzi a star meglio con sé stessi per poter gestire con serenità le proprie emozioni, lavorando sul rispetto reciproco e sull’accettazione delle differenze.

Quali attività e strategie mettere in atto?

Nel Leggi e Vai di classe quarta troviamo del materiale utile alla riflessione nella sezione di Cittadinanza e Costituzione “Siamo tutti uguali?”:

SIamo tutti uguali

Leggi e vai - Pag. 59

Siamo tutti uguali - Mi vergogno!

E, proprio per rimarcare il diritto alle differenze che diventano uguaglianze, troviamo anche le pagine de “L’unione fa la forza”:

L'unione fa la forza

Nel volume di quinta invece trova spazio la riflessione sull’utilizzo consapevole di internet:

Internet sì, internet no

Per chi volesse affrontare i rischi della rete con un libro, consiglio per i più piccini:

Game Over

Game Over

e per i più grandi:

Amici Virtu@li

Amici Virtu@li

Per chi invece preferisse con la visione di un film, ecco due belle opportunità:

“Non è sufficiente che la nostra educazione non ci guasti; bisogna che ci cambi in meglio”.
[Michel de Montaigne, Saggi, Mondadori, Milano 1970, p. 183]

 #stopalbullismo

Laboratorio sul testo Narrativo

Dalla comprensione alla produzione

Il TESTO NARRATIVO è uno dei cardini della didattica degli insegnanti di Italiano. Nelle Indicazioni Nazionali viene chiaramente indicato come la porta di accesso ai generi che vengono via via scomposti nelle loro caratteristiche, ponendosi come spunto creativo per la produzione individuale.

Il LABORATORIO di scrittura allegato al Sussidiario dei linguaggi Leggi e vai propone l’analisi e la sperimentazione del TESTO NARRATIVO in due fasi:

  1. comprensione (non si analizza se prima non si comprende)
  2. produzione (dalla comprensione alla scrittura autonoma)

La parte relativa alla COMPRENSIONE inizia con un circle time da effettuare con gli alunni:

Laboratorio di comprensione - Il testo narrativo

Dal circle time i bambini vengono condotti a riflettere sulle conoscenze pregresse, dando loro un’organizzazione gerarchica.

 Metti in ordine

Il passo successivo prevede l’analisi degli step che compongono la struttura del TESTO NARRATIVO, seguiti da esercizi di rinforzo e approfondimento:

    1. C'è un titolo

    2. C'è una struttura e ci sono gli elementi

    3. Ci sono le sequenze e i connettori

    4. C'è un lessido da comprendere

    5. Ci sono informazioni esplicite e implicite

    6. Ci sono i pronomi

 

Il percorso si conclude con un’autovalutazione che permette al bambino di fare il punto sulle competenze raggiunte:

Leggi e vai - Laboratorio di comprensione - pag. 15

 

La parte relativa al laboratorio di SCRITTURA CREATIVA inizia con una domanda: perché si scrive?

Segue una riflessione individuale legata alle difficoltà che ogni bambino incontra nella stesura del testo:

Qual è il tuo rapporto con il testo scritto?

Progressivamente si dipanano le risposte, corredate da esercizi di rinforzo e approfondimento.

Ecco alcuni ritagli tratti dalle pagine che trovate nel LABORATORIO:

Fase 1:

Raccogliere le idee

Fase 2:

Riordinare le idee

Fase 3:

Progettare

Fase 4:

Organizzare

Fase 5:

Il titolo

Fase 6:

L'incipit

cui fanno seguito le fasi successive:                

fase 7: “all’inizio mi blocco” – L’INIZIO                 

fase 8: “non so come andare avanti” – LO SVOLGIMENTO

fase 9: “fatico a trovare un finale” – LA CONCLUSIONE

fase 10: “mi mancano le idee” – L’ARRICCHIMENTO DEL TESTO, L’ORDINE NARRATIVO, LA DESCRIZIONE NEL RACCONTO

fase 11: “pasticcio con le frasi” – LA COERENZA

fase 12: “come mi correggo” – LA REVISIONE

fase 13: “che cosa scrivo” – I GENERI NARRATIVI: CARATTERISTICHE

E per concludere, il consueto passaggio di AUTOVALUTAZIONE per fare il punto sulle competenze raggiunte.

Leggi e vai - Laboratorio di comprensione - pag. 60

A questo punto non mi resta che augurare a voi e ai vostri alunni buon TESTO NARRATIVO e… buon lavoro!

27 Gennaio – Giornata della Memoria

Libri, film, attività per il lavoro in classe

La giornata internazionale per la commemorazione delle vittime dell’Olocausto , detta anche GIORNATA DELLA MEMORIA è un momento molto significativo nella programmazione che ogni insegnante sviluppa all’interno della propria classe.

Rappresenta però un passaggio difficile per la scelta delle attività da presentare. Le domande che di solito ci poniamo sono: come spiegare ai nostri bambini un periodo di dolore così grande? Quali parole utilizzare? Come agganciare le attività in modo coerente pensando ad un programma di storia che in quinta si ferma allo studio dei Romani?

  1. LIBRI
    Prendo a prestito le parole del vecchio Pagemaster, il bibliotecario custode della parola scritta del bellissimo film omonimo: “Quando sei nel dubbio, chiedi consiglio ai libri” .
    I libri offrono sempre una soluzione e rappresentano un prezioso punto di partenza per discutere, in questo caso per raccontare in modo semplice ma efficace il dramma vissuto dalle famiglie e dai bambini ebrei. Come utilizzarli? Semplicemente leggendoli. La lettura ad alta voce risulta uno degli strumenti più potenti per condividere storie, emozioni, sensazioni. Al termine, una discussione collettiva sulle sensazioni suscitate fornirà lo spunto per introdurre e trasmettere agli alunni tutti i concetti che l’insegnante si è posta come obiettivo.

    Ecco alcuni titoli, cominciando da quelli per i più piccoli.

    Tomi Ungerer, Otto
    Otto
    Per i più piccini c’è la storia di tre compagni di gioco inseparabili: due bambini e l’orsetto Otto. Una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riusciranno a dividerli, ma non per sempre Una storia di amicizia perduta e ritrovata, direttamente dalla voce del morbido Otto.

    Lorenza Farina, Il volo di Sara
    Il volo di Sara
    C’è un piccolo pettirosso e la sua nuova amica: una bambina dal nastro azzurro tra i capelli. Il pettirosso deciderà di portarla con sé, perché i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per restare.

    Per i più grandi invece…

    Anna e Michele Sarfatti, L’albero della memoria
    Albero della Memoria
    Nel giardino della loro casa di Samuele c’è un vecchio olivo, nella cui cavità si trovano i suoi “tesori”. Che ne sarà di qui tesori quando, con l’emanazione delle leggi antiebraiche Samuele, insieme ai suoi genitori, dovrà entrare in clandestinità nascondendosi in collina?

    Paola Valente, È stato il silenzio
    e stato il silenzio 1000
    Tra bagni, fantasticherie sui pirati e giochi pericolosi con altri ragazzi, il piccolo Isaac viene a conoscenza di un momento fra i più dolorosi della storia umana: la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

    Lorenza Farina, La casa che guarda il cielo
    La casa che guarda il cielo
    Anna Frank, la ragazzina perseguitata dai nazisti perché ebrea, ha commosso con il suo Diario intere generazioni, divenendo simbolo della Shoah. In questo racconto si è scelto un originale taglio narrativo: è la casa di Amsterdam, in cui Anna e i suoi familiari trovarono rifugio, con le sue umide e scalcinate pareti, la narratrice partecipe della loro forzata prigionia.

  2. ATTIVITÀ
    Chi invece volesse un’attività già pronta, utilizzabile in classe quinta/quarta o in terza (se leggermente rimodulata), potrà trovarla qui:

    https://flaviafranco.it/classe-quinta/giornata-della-memoria-leggi-razziali/

  3. FILM
    Per chi invece preferisse la visione di un film, per le classi terza, quarta/quinta consiglio BELLE & SEBASTIEN, una pellicola deliziosa, in cui le persecuzioni naziste compaiono come un soffio, uno sfondo, un generatore di inquietudine che permette all’insegnante di estrarre molteplici spunti di discussione. Nel contempo però offre una storia d’amore grande, di coraggio, di bellezza assoluta per i panorami che presenta. Una storia che, a mio avviso, risulta adatta a mitigare il tema, nel rispetto della sensibilità dei nostri alunni-bambini, che hanno diritto a essere schermati dall’orrore.

Natale: compiti sì o no?

Le proposte di Leggi e Vai

Quando arrivano le vacanze noi maestre siamo sempre in dubbio: assegnare qualche compito oppure no?

Dal mio punto di vista è bene che i bambini riposino, ne hanno bisogno poiché la prima fase dell’anno è sempre molto faticosa per tutti. Tuttavia, come sempre, in medio stat virtus, e qualche piccolo impegno, soprattutto se divertente, può servire a educare al dovere e al rispetto del lavoro.

Nel mio caso, tra le righe, cerco sempre di coinvolgere anche i genitori, come potete vedere dalla lettera che ho scritto per i miei alunni di classe quarta:

Compiti di Natale

Natale è un momento gioioso in cui deve trasparire la gioia e la serenità, per questo proporre come compito a casa attività giocose è molto importante. Ad esempio, la costruzione del Presepe portatile che si trova a pag. 194-195 del Leggi e Vai

Presepe portatile

Oppure, per ripassare l’inglese divertendosi senza sforzo, può essere assegnato l’ascolto e/o il canto di una canzone in modalità CLIL. A pag. 193 del Leggi e Vai i bambini troveranno il testo di “Little drummer boy”

Leggi e vai - Little Drummer Boy

 e su YouTube il video relativo:

 

Quando in classe sono presenti bambini di altre religioni, cosa di cui tutti i compagni deve essere a conoscenza nel rispetto dei diritti di ciascuno, si può far scegliere a loro, fornendo le seguenti opzioni:

  • effettuare le attività come i compagni
  • dedicarsi ad altre attività (ad esempio quelle di pag. 192-196-197 di Leggi e Vai)

 Leggi e vai - Pagina 107

Buon Natale a tutte voi, care colleghe, e buon riposo.

… Perché se i bambini sono stanchi, a maggior ragione lo sono le maestre, che li hanno guidati fin qui!

Le diverse tipologie di mappe

Sul sussidiario, sul quaderno, con Word, on-line… Come utilizzarle per il lavoro in classe?

Saper sintetizzare un contenuto in una MAPPA è un’abilità essenziale in molte situazioni: quando si deve PROGETTARE (un testo, un’attività, un viaggio), quando si deve RIASSUMERE un racconto, quando si devono focalizzare e connettere i concetti da STUDIARE, quando si affronta un PROBLEMA.

Con i nostri alunni possiamo suddividere le Mappe in due categorie:

  • per contenuti (ad esempio lo schema che si utilizza per sintetizzare i dati di una descrizione);
  • per concetti (ad esempio quando si affronta lo sviluppo delle prime civiltà mettendo in relazione i fatti mediante legami logici).

Nel LEGGI E VAI le mappe sono collocate in apertura di ogni sezione. A illustrarle, rispondendo ad un’intervista, è un personaggio “specializzato” nella tipologia che si andrà ad affrontare.

Ho pensato di strutturarle in modo da fornire al bambino un quadro completo dei contenuti che affronterà all’interno di quel capitolo.

Come utilizzarle con gli alunni? Le possibilità sono diverse.

  1. COME PRESENTAZIONE.
    Attraverso un circle time, la mappa può essere analizzata nella sua globalità, per scoprire le conoscenze pregresse e/o individuare gli aspetti di novità.

    Leggi e vai - Mappa intervista
    Al termine della conversazione si potranno invitare gli alunni a sfogliare il capitolo, pagina dopo pagina, cercando il riscontro delle fasi contenute nella mappa. Si procederà quindi dividendo i bambini in gruppo. Ciascun gruppo sceglierà di analizzare un contenuto (i personaggi, il luogo, il tempo, struttura, il narratore…) attraverso la lettura delle relative pagine. Al termine dell’analisi, i gruppi condivideranno le scoperte, mediante spiegazione, discussione, risposte a dubbi o quesiti.

  2. COME CONSUNTIVO
    La mappa può essere lasciata alla gestione individuale di ciascun alunno. Ogni qualvolta il bambino avrà acquisito una nuova competenza relativa alla tipologia o al genere di testo analizzato, potrà tornare alla MAPPA mettendo una spunta (✔) di fianco all’aspetto che ha analizzato e di cui è diventato esperto (es. i personaggi, il luogo, il tempo, struttura, il narratore…)

On-line ci sono molte risorse utili alla creazione di mappe che possiamo utilizzare a casa mentre prepariamo il lavoro per i nostri alunni oppure in classe, se disponiamo di LIM, PC o tablet:

popplet

http://popplet.com/

Mindomo

https://www.mindomo.com/it/

Cliccando sulla mappa si potrete vedere un lavoro che ho proposto in classe seconda, proprio con Mindomo:  “Cartelle chiuse o reti aperte?”

https://flaviafranco.it/classe-seconda/italiano-o-matematica-cartelle-chiuse-o-reti-aperte/

Mappa Orsi

Se però abbiamo problemi di connessione o non vogliamo utilizzare internet, possiamo sfruttare le potenzialità di Word, grazie alla funzione “inserisci forme”, al termine della composizione sarà sufficiente, tenendo premuto il tasto Ctrl, evidenziare tutti gli elementi contemporaneamente, quindi, utilizzando il tasto destro, cliccare l’opzione “raggruppa” e la nostra mappa diventerà un’immagine che non corre più il rischio di muoversi.

Raggruppa

In ultima analisi possiamo utilizzare il vecchio sistema di pennarelli e foglio, come hanno fatto qui i miei alunni:

Mappe

Ora, visto che siamo vicino a Natale, possiamo chiedere ai nostri alunni di cimentarsi nella costruzione di una mappa di contenuti interdisciplinare secondo i seguenti criteri:

NATALE – nell’arte, nella poesia, nei racconti, nella musica…

Una mappa che potrà condurli a produrre una serie di elaborati legati dallo stesso sfondo integratore.

Buon lavoro!

21 novembre – Giornata nazionale degli alberi

Coinvolgere i bambini con attività di FLIPPED CLASSROOM

Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli alberi, riconosciuta da una legge del 2013.

Possiamo sfruttare l’occasione per riflettere con i nostri alunni sul rispetto che dobbiamo alla natura e sulle soluzioni che possiamo adottare per proteggerla, coinvolgendo i bambini in un’attività in modalità Classe Rovesciata.

Basterà assegnare loro una ricerca di informazioni sul valore degli alberi, sulla loro utilità, sulle tipologie più note, sui rischi che corrono e sui danni che provoca la loro scomparsa.
La ricerca potrà svolgersi in biblioteca o attraverso internet (in questo caso il bambino dovrà essere affiancato da un adulto).

Ecco alcune fonti alle quali i bambini potranno attingere:

  • in rete:

https://www.focusjunior.it
http://www.nationalgeographic.it/
http://www.treccani.it/catalogo/catalogo_storico/grandi_opere/enciclopedie/enciclopedia_dei_ragazzi.html
http://www.ricerchemaestre.it/

2) direttamente dal LEGGI E VAI con un testo informativo:

Pagina 188

o attraverso la magia descrittiva di un testo narrativo:

Il giardino segreto - Pagina 46

Il giardino segreto - Pagina 47

In classe, a gruppi, i bambini potranno riportare su un cartellone (o su un power point) le informazioni raccolte per poi condividerle con compagni, dopo l’assegnazione dei seguenti ruoli:

  • chi relaziona;
  • chi modera le domande;
  • chi risponde;
  • chi spiega le fonti da cui sono tratte le informazioni.

Infine, per sviluppare manualità e creatività, potremo invitarli a costruire un bel bosco fatto in casa.

Bosco fatto in casa

Questo il link con le spiegazioni:

https://flaviafranco.it/classe-seconda/compito-un-bosco-fatto-in-casa/

Buon lavoro e al prossimo appuntamento!

SERVONO LE PAROLE GENTILI?

Compiere un atto gentile rende più felici.

Il 13 novembre è la giornata mondiale della gentilezza.

Perché questa giornata? Perché c’è bisogno di GENTILEZZA. Perché nella nostra vita quotidiana spesso ci dimentichiamo di essere gentili verso gli altri e, a volte, anche verso noi stessi.

La giornata mondiale della gentilezza è nata in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, dove due anni prima si era costituito un primo gruppo di organizzazioni riunito nel World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza). Dal 1998 la ricorrenza viene osservata da Canada, Giappone, Australia, Nigeria, Emirati Arabi Uniti. In Italia è festeggiata dal 2009.

Compiere un atto gentile rende più felici. Chi è felice tende poi a sua volta a essere gentile con gli altri. Dire grazie, prego, scusa, per favore va infatti al di là della buona educazione per trasformarsi in un modo di vivere più armonico e sereno.

A questo tema, cui tengo molto, ho dedicato anche un libro per i piccini:

Nel Regno di Belgarmo

 

La Giornata della gentilezza si festeggia in modi diversi in tutto il mondo. Ovunque le persone sono incoraggiate a fare la propria, personale dichiarazione di gentilezza regalando libri, fiori, cibo o vestiti agli altri membri della comunità. A Napoli ad esempio vige la tradizione del “caffè sospeso”. In cosa consiste? Ci si prende un caffè al bancone, poi si va alla cassa e se ne pagano due invece che uno. In questo modo, chi non può permetterselo può entrare al bar e chiedere se per caso ci sia un “caffè in sospeso”, disponibile e gratuito.

Nel Leggi e Vai, nella sezione “Cittadinanza e Costituzione” ho dedicato un intero capitolo all’argomento.

Attraverso un test ogni bambino viene guidato a riflettere e ad auto valutare il proprio grado di gentilezza:

Pagina 106

Nella pagina successiva l’alunno trova una “riserva di gentilezza”, un serbatoio di espressioni da utilizzare quando serve una carezza di parole da usare con gli amici, i familiari, le maestre, le persone che incontra anche solo per un tempo breve.

Pagina 107

Essere gentili significa anche collaborare con gli altri, dare una mano a chi cammina con un ritmo un po’ più lento del nostro. L’UNIONE FA LA FORZA vuole essere una proposta di lavoro per scoprire insieme il valore della gentilezza.

Pagina 108

Pagina 109

Accompagnati da Leopoldotto Ammazzadraghi la sezione si conclude con un lavoro sul lessico, per incrementare il numero di sostantivi a disposizione e per creare le LEGGI DELLA GENTILEZZA che tutta la classe dovrà rispettare.

Le Regole della Gentilezza

 

E per finire, una bella canzone dello Zecchino d’oro “UNA PAROLA MAGICA” da cantare a squarciagola il 13 novembre … e tutti gli altri giorni dell’anno!

 

Il racconto di paura – Halloween

Affrontare il racconto di paura in modo interdisciplinare: italiano & inglese.

Nel sussidiario dei linguaggi Leggi e vai, la sezione dedicata ai racconti di paura è introdotta da una storia che ha per protagonista un fantasma.

Il personaggio guida i bambini alla scoperta delle caratteristiche di questo tipo di racconto, che permette di lavorare su più discipline.

Da quando nelle nostre scuole è entrato a pieno titolo l’insegnamento della lingua inglese, la festa di Halloween si è rivelata un’occasione didattica che offre alle insegnanti l’opportunità di incrementare il lessico degli alunni in una modalità giocosa e accattivante. Ed è così che il “trick or threat!” insieme a “Jack-o’-lantern “sono entrati nel gergo comune, trasformandosi in un appuntamento fisso anche per i nostri bambini.

Ma com’è nata la festa di Halloween? Secondo alcuni studiosi trae le sue origini nella festa celtica di Semhain. I Celti erano tra i popoli antichi che misuravano il tempo in base alle stagioni. Semhain era la festa che segnava la fine dell’estate, il tempo dell’ultimo raccolto prima dell’inizio della stagione fredda, un momento di passaggio, fuori dal tempo. Il 31 ottobre non era dunque solo il giorno della fine dell’estate ma anche, secondo la credenza popolare, il momento in cui la parete che divide il regno dei morti da quello dei vivi si assottigliava e i due mondi potevano entrare in contatto. Dalla sera e per tutta la notte quindi le anime dei morti tornavano sulla terra, accompagnandosi a streghe, demoni e fantasmi. Da qui l’origine dei travestimenti di cui si servono i bambini per girare di casa in casa chiedendo dolci e monetine.

Come insegnanti di italiano, per rendere “interdisciplinare” l’argomento, agganciandoci ai principi del CLIL, possiamo affiancare la collega di inglese lavorando sul racconto di paura.

Nel LEGGI e VAI, la sezione dedicata ai racconti di paura è introdotta proprio da un fantasma che, con cognizione di causa, illustra ai bambini le peculiarità di un testo “brividoso”, cioè in grado di scatenare sensazioni di inquietudine e spavento, generando suspence in chi legge.

Leggi e vai - Pagina 92

I testi proposti guidano il bambino ad “entrare” dentro le emozioni, a comprendere il meccanismo che le scatena, con un occhio agli artifici narrativi, come il flash forward, presente nel brano di pagina 94:

Leggi e vai - Pagina 94

Oppure si soffermano su aspetti descrittivi che fungono da detonatore delle emozioni che l’autore vuole suscitare, come nel testo di pag. 95:

Leggi e vai - Pagina 95

E alla fine, per stimolare la lettura libera, la curiosità e, perché no, incrementare i brividi, ecco un elenco di libri proposti dal nostro esperto, da discutere e condividere nel “Circolo dei lettori”:

Leggi e vai - Circolo dei lettori

 

 

Il racconto di paura – Halloween

Affrontare il racconto di paura in modo interdisciplinare: italiano & inglese.

Nel sussidiario dei linguaggi Leggi e vai, la sezione dedicata ai racconti di paura è introdotta da una storia che ha per protagonista un fantasma.

Il personaggio guida i bambini alla scoperta delle caratteristiche di questo tipo di racconto, che permette di lavorare su più discipline.

Da quando nelle nostre scuole è entrato a pieno titolo l’insegnamento della lingua inglese, la festa di Halloween si è rivelata un’occasione didattica che offre alle insegnanti l’opportunità di incrementare il lessico degli alunni in una modalità giocosa e accattivante. Ed è così che il “trick or threat!” insieme a “Jack-o’-lantern “sono entrati nel gergo comune, trasformandosi in un appuntamento fisso anche per i nostri bambini.

Ma com’è nata la festa di Halloween? Secondo alcuni studiosi trae le sue origini nella festa celtica di Semhain. I Celti erano tra i popoli antichi che misuravano il tempo in base alle stagioni. Semhain era la festa che segnava la fine dell’estate, il tempo dell’ultimo raccolto prima dell’inizio della stagione fredda, un momento di passaggio, fuori dal tempo. Il 31 ottobre non era dunque solo il giorno della fine dell’estate ma anche, secondo la credenza popolare, il momento in cui la parete che divide il regno dei morti da quello dei vivi si assottigliava e i due mondi potevano entrare in contatto. Dalla sera e per tutta la notte quindi le anime dei morti tornavano sulla terra, accompagnandosi a streghe, demoni e fantasmi. Da qui l’origine dei travestimenti di cui si servono i bambini per girare di casa in casa chiedendo dolci e monetine.

Come insegnanti di italiano, per rendere “interdisciplinare” l’argomento, agganciandoci ai principi del CLIL, possiamo affiancare la collega di inglese lavorando sul racconto di paura.

Nel LEGGI e VAI, la sezione dedicata ai racconti di paura è introdotta proprio da un fantasma che, con cognizione di causa, illustra ai bambini le peculiarità di un testo “brividoso”, cioè in grado di scatenare sensazioni di inquietudine e spavento, generando suspence in chi legge.

Leggi e vai - Pagina 92

I testi proposti guidano il bambino ad “entrare” dentro le emozioni, a comprendere il meccanismo che le scatena, con un occhio agli artifici narrativi, come il flash forward, presente nel brano di pagina 94:

Leggi e vai - Pagina 94

Oppure si soffermano su aspetti descrittivi che fungono da detonatore delle emozioni che l’autore vuole suscitare, come nel testo di pag. 95:

Leggi e vai - Pagina 95

E alla fine, per stimolare la lettura libera, la curiosità e, perché no, incrementare i brividi, ecco un elenco di libri proposti dal nostro esperto, da discutere e condividere nel “Circolo dei lettori”:

Leggi e vai - Circolo dei lettori

 

 

Unità di apprendimento: LE STAGIONI

Che cos’è un’UdA? Come si sviluppa?

L’UdA, Unità di Apprendimento, è un acronimo che indica un insieme di occasioni di apprendimento. Nell’UdA viene sviluppato un argomento il più possibile interdisciplinare cioè affrontato con l’apporto di diversi punti di vista e, se possibile, di più insegnanti.

L’UdA si articola in una serie di esperienze che, ispirandosi alla pedagogia del fare, si sviluppano in un ambiente attivo e dinamico in cui, oltre a momenti di insegnamento tradizionale, sono presenti attività laboratoriali, extrascolastiche e/ o momenti di ricerca personale e si concludono con un compito di realtà nel quale l’alunno trasferisce in un contesto nuovo ciò che conosce ed ha imparato. La metodologia più idonea è rappresentata dal lavoro di gruppo.

L’argomento STAGIONI rappresenta un’ottima occasione per un punto di vista a 360°. Inoltre, nel bel mezzo di questo tempo frenetico, è molto importante che il bambino ritorni “alla natura”, immergendosi in una dimensione di lentezza, di attesa di un cambiamento che piano piano visivamente avviene, col mutare del colore delle foglie o degli abiti o della luce che ci circonda.

Per questo ho dedicato alle STAGIONI una sezione specifica, che inizia naturalmente con l’autunno. Nella guida allegata al “Leggi e Vai” è possibile trovare la progettazione completa dell’UdA, interdisciplinare rispetto alle discipline italiano, Inglese, Musica, Arte, Immagine, tecnologia. A completamento dell’UdA vengono presentati anche agli step di lavoro, i tempi di sviluppo dell’attività, le metodologie, i materiali da consultare.

Ogni sezione-stagione segue uno stesso modello: quattro attività che rispondono a obiettivi diversi e coinvolgono abilità differenti

  • Leggo l’autunno
  • Scrivo l’autunno
  • Ascolto l’autunno
  • Costruisco l’autunno

Nel CD Audio in formato MP3 si trova la versione audio di tutti i testi.

Leggo l’autunno

La poesia resta un veicolo privilegiato per “trasportare emozioni”. Attraverso la lettura delle poesie che gli vengono proposte, il bambino può empaticamente avvicinarsi a quella che più accende la sua sensibilità, mettendola a fuoco attraverso attività che stimolano sensazioni ed emozioni…

…ma può anche informarsi si quello che accade nel mondo, anche il testo informativo è una cosa importante…

Autunno pag.186 autunno pag.188

Scrivo l’autunno

E poi ci si diverte a scrivere, ma in modo creativo, perché è così che vengono le idee…

Autunno pag.189

Gioco l’autunno

Cantare, ritagliare, incollare, creare sono azioni che forniscono al bambino occasioni straordinarie per apprendere divertendosi, per affinare abilità, per sviluppare nuove idee e, perché no, per impadronirsi senza sforzo di una lingua indispensabile come l’inglese…

Autunno pag.187 autunno pag.190

E per concludere. un compito di realtà

Dare senso al lavoro, all’apprendere, al conoscere, trasformando ciò che faccio in qualcosa di utile. Ecco il compito di realtà mediante il quale i bambini potranno condividere con amici, nonni, genitori… la progettazione del lavoro che hanno creato.

Autunno pag.191

Buon lavoro e… buon autunno dalla maestra Flavia.