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Il racconto di paura – Halloween

| Redazione Raffaello | , | Tempo di lettura: 2 min.
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Affrontare il racconto di paura in modo interdisciplinare: italiano & inglese.

Nel sussidiario dei linguaggi Leggi e vai, la sezione dedicata ai racconti di paura è introdotta da una storia che ha per protagonista un fantasma.

Il personaggio guida i bambini alla scoperta delle caratteristiche di questo tipo di racconto, che permette di lavorare su più discipline.

Da quando nelle nostre scuole è entrato a pieno titolo l’insegnamento della lingua inglese, la festa di Halloween si è rivelata un’occasione didattica che offre alle insegnanti l’opportunità di incrementare il lessico degli alunni in una modalità giocosa e accattivante. Ed è così che il “trick or threat!” insieme a “Jack-o’-lantern “sono entrati nel gergo comune, trasformandosi in un appuntamento fisso anche per i nostri bambini.

Ma com’è nata la festa di Halloween? Secondo alcuni studiosi trae le sue origini nella festa celtica di Semhain. I Celti erano tra i popoli antichi che misuravano il tempo in base alle stagioni. Semhain era la festa che segnava la fine dell’estate, il tempo dell’ultimo raccolto prima dell’inizio della stagione fredda, un momento di passaggio, fuori dal tempo. Il 31 ottobre non era dunque solo il giorno della fine dell’estate ma anche, secondo la credenza popolare, il momento in cui la parete che divide il regno dei morti da quello dei vivi si assottigliava e i due mondi potevano entrare in contatto. Dalla sera e per tutta la notte quindi le anime dei morti tornavano sulla terra, accompagnandosi a streghe, demoni e fantasmi. Da qui l’origine dei travestimenti di cui si servono i bambini per girare di casa in casa chiedendo dolci e monetine.

Come insegnanti di italiano, per rendere “interdisciplinare” l’argomento, agganciandoci ai principi del CLIL, possiamo affiancare la collega di inglese lavorando sul racconto di paura.

Nel LEGGI e VAI, la sezione dedicata ai racconti di paura è introdotta proprio da un fantasma che, con cognizione di causa, illustra ai bambini le peculiarità di un testo “brividoso”, cioè in grado di scatenare sensazioni di inquietudine e spavento, generando suspence in chi legge.

Leggi e vai - Pagina 92

I testi proposti guidano il bambino ad “entrare” dentro le emozioni, a comprendere il meccanismo che le scatena, con un occhio agli artifici narrativi, come il flash forward, presente nel brano di pagina 94:

Leggi e vai - Pagina 94

Oppure si soffermano su aspetti descrittivi che fungono da detonatore delle emozioni che l’autore vuole suscitare, come nel testo di pag. 95:

Leggi e vai - Pagina 95

E alla fine, per stimolare la lettura libera, la curiosità e, perché no, incrementare i brividi, ecco un elenco di libri proposti dal nostro esperto, da discutere e condividere nel “Circolo dei lettori”:

Leggi e vai - Circolo dei lettori

 

 

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