Una prima autonomia linguistica in inglese può essere sviluppata tramite l’ascolto del suono, del ritmo e della musica, che costituiscono componenti essenziali e sempre presenti nella quotidianità del bambino, sin dalla nascita. I bambini, sin dai primi giorni di vita, infatti, si addormentano al suono di ninne nanne e imparano le prime parole attraverso filastrocche.
Anche dal punto di vista dell’apprendimento linguistico in giovane età, le canzoncine e le filastrocche rivestono un ruolo importante poiché, oltre a favorire la motivazione all’apprendimento della lingua straniera, in un clima positivo e significativo, favoriscono l’apprendimento di lessico, strutture e chunks linguistici attraverso il ritmo.
Nell’insegnamento della lingua straniera l’utilizzo di canzoncine, filastrocche e chants si presta sia come strumento didattico finalizzato all’apprendimento di lessico e strutture, sia come strumento per spezzare il ritmo quando l’atmosfera in classe risulta un po’ fiacca o in seguito a un’attività in cui è richiesto un alto grado di coinvolgimento da parte degli alunni.
L’utilizzo di canzoncine, filastrocche e chants offre, inoltre, un’occasione piacevole e gradita per il consolidamento, attraverso il meccanismo della ripetizione, e per il ripasso di lessico e strutture note, nell’ambito delle attività di routine, warm up o al termine di una lezione.
Canzoncine, filastrocche e chants sono anche una valida opportunità per venire a contatto con la cultura inglese e per contestualizzare l’apprendimento linguistico.
L’attività corale favorisce la socializzazione all’interno del gruppo classe e l’integrazione di tutti i soggetti. Favorisce anche il coinvolgimento e l’inclusione di quei bambini più emotivi o di chi non si sente pienamente a suo agio nel prendere parte ad attività di tipo ludico.
È quindi importante che l’insegnante non forzi i bambini a partecipare all’attività e lasci la possibilità di gestire a ciascuno le proprie emozioni.
L’attività, anche nel caso di quei bambini che non si lasciano coinvolgere subito, risulterà comunque positiva perché darà loro modo di avvicinarsi, anche se indirettamente, ai suoni e ritmi della lingua.
La musica abbinata alla psicomotricità può risultare utile per rinforzare il processo di memorizzazione e quindi accelerare l’acquisizione di una lingua straniera.
È importante che il coinvolgimento dei bambini avvenga su un piano multisensoriale, è quindi necessario associare parola e movimento: questo approccio, il TPR (Total Physical Response), agevola i transfer alla lingua parlata e facilita la costruzione graduale della memoria a lungo temine.
I suoni della parola sono veicoli di significato che la gestualità può accentuare e fissare nei processi di memorizzazione.
È sicuramente indispensabile sfruttare questo importante canale di comunicazione che è il suono e associarlo il più possibile, nel corso dell’attività musicale, al gesto creando così anche un clima di allegra partecipazione che favorisca la motivazione e la ricettività all’apprendimento della lingua.
Le action songs, per funzionare come veicoli di presentazione linguistica, “contenitori” di campi lessicali, di funzioni e di strutture da imparare, devono avere caratteristiche specifiche.
Devono, innanzitutto, essere costruite su un motivo facile da ricordare, essere orecchiabili e ritmate, con arrangiamenti musicali semplici e moderni e devono contenere il lessico e le strutture che si vogliono trasmettere.
Attraverso l’apprendimento della canzone, il testo viene fissato nella memoria di ogni bambino.
Queste canzoni si devono prestare a essere smontate, rimontate e variate a seconda delle esigenze creative dei bambini e ai fini dell’apprendimento di strutture linguistiche e di nuovi vocaboli.
Le canzoni didattiche sono uno strumento molto motivante che si estende ai livelli di acquisizione e padronanza linguistica, compresa la capacità di pronunciare e, per i bambini più grandi, di scrivere in modo corretto.
Una canzoncina o una filastrocca può anche essere utilizzata come input linguistico per l’avvio di un percorso interdisciplinare.
Per rendere l’attività funzionale alla trasmissione o al rinforzo di contenuti linguistici scegliete accuratamente il materiale da proporre alla classe, adattandolo anche ai gusti musicali dei bambini e valutate attentamente i prerequisiti necessari e il grado di difficoltà e di pertinenza di tale materiale agli obiettivi linguistici.
Filastrocche, canzoncine, chants e action songs risultano, quindi, essere strumenti insostituibili nella didattica della L2: l’ascolto e la ripetizione di una canzone in lingua inglese non sono solo importanti per l’acquisizione della pronuncia e dell’intonazione, ma rappresentano anche, per il bambino, un momento importante di scoperta di una specifica cultura, che si manifesta nella particolarità del ritmo e della cadenza della frase.
A questo punto, non ci resta che schiacciare PLAY!
Buona lezione di inglese e... musica, maestro!
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