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Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica

Spunti di riflessione per renderle operative

| Patrizia Granata | , , , | Tempo di lettura: 6 min.
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Le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica emanate con D.M. n. 183 del 7 settembre 2024 sono entrate in vigore dall’anno scolastico 2024/2025 e definiscono a livello nazionale e per tutti i gradi di istruzione.:

  • principi e i nuclei fondanti;
  • competenze di cittadinanza (per la scuola dell’infanzia);
  • traguardi per lo sviluppo di competenza (per il primo ciclo di istruzione);
  • competenze (per il secondo ciclo di istruzione);
  • obiettivi di apprendimento;
  • linee metodologiche;
  • impianti didattici.

Norma cardine delle Linee guida è lo studio della Costituzione italiana, intesa come riferimento prioritario per identificare valori, diritti e doveri che costituiscono il patrimonio democratico, fondamento di una società imperniata sulla Persona nell’ottica dei trattati internazionali e del riferimento alla Costituzione.

La finalità principale delle Linee guida è l’autonomia e la responsabilità, essenza dell’agire competente nella consapevolezza della comune identità nazionale, intesa come spirito di appartenenza alla Patria, e valorizzazione della cultura e della storia europea, nazionale e locale. Al fine di formare cittadini più consapevoli, capaci di affrontare le sfide della società moderna e di contribuire attivamente alla comunità, sia a livello locale che globale.

Tematiche principali da trattare per esplicitare l’insegnamento sono:

  • tutela dell’ambiente
  • educazione stradale
  • educazione finanziaria
  • bullismo
  • cyberbullismo
  • violenza contro le donne
  • dipendenza dal digitale
  • dipendenza da stupefacenti
  • educazione alimentare
  • educazione alla salute
  • educazione al benessere
  • sport

I nuclei concettuali:
1. Costituzione
2. Sviluppo economico e sostenibilità
3. Cittadinanza digitale

Ciascuno di questi nuclei è pensato in una prospettiva di insegnamento trasversale e si esprime nella capacità di dare senso e significato a ogni contenuto disciplinare.

Nel primo ciclo di istruzione, per ogni nucleo concettuale sono descritti i traguardi per lo sviluppo delle competenze ed elencati gli obiettivi di apprendimento per la scuola primaria e secondaria di I grado.

Nel secondo ciclo di istruzione, per ogni nucleo concettuale sono descritte le competenze e i relativi obiettivi di apprendimento.

Gli aspetti riguardanti il digitale sono affrontati in modo molto approfondito e questa è una grande opportunità per avvicinare gli alunni in modo consapevole a strumenti che, se utilizzati in modo corretto, possono diventare opportunità.

In che modo le linee possono sostenere i docenti nell’insegnamento dell’educazione civica?

  1. evidenziando traguardi nazionali che danno continuità anche tra cicli di scuole;
  2. evidenziando obbiettivi operativi che le scuole possono utilizzare per costruire il proprio curricolo d’istituto;
  3. avendo un’opportunità per costruire progettazioni multidisciplinari e interdisciplinari per competenze.

Quali le difficoltà che può incontrare un docente? L’applicazione di ciò che è enucleato nelle Linee.

Rendere operative le linee guida non è certo cosa facile, soprattutto a scuola già iniziata.  E’ necessario senza ombra di dubbio uno studio attento della Costituzione che oggi più che mai deve entrare nelle scuole.

Nelle linee troviamo riferimenti ai principi fondamentali della Costituzione ma è chiaro che per insegnare educazione civica e per poter parlare di cittadino competente dobbiamo conoscere la Costituzione nel dettaglio. Le singole discipline sono funzionali alla formazione del cittadino di domani.

La scuola è una comunità a cui ciascun bambino e bambina, ciascun studente e studentessa appartiene e pertanto diventa luogo dove fare esperienza ma, per un agire consapevole abbiamo bisogno di conoscenza e di abilità.

Nelle nuove linee guida si parla molto anche di Scuola dell’Infanzia e infatti non possiamo ignorare come la formazione del cittadino di domani inizi proprio nelle comunità 0-6.

Ma come applicare le linee guida alla Scuola dell’Infanzia? avviando iniziative che sensibilizzano alla cittadinanza, affinché ciascun bambino e bambina possa sviluppare “alcune competenze di cittadinanza”. Ogni campo di esperienza può diventare una palestra di vita dove il bambino e la bambina sviluppano consapevolezza verso se stessi e verso gli altri, verso i diritti e i doveri, dove maturano “comportamenti a tutela della propria salute e sicurezza”, dove sviluppano “il gusto del bello e la consapevolezza dell’importanza della cura del patrimonio artistico e culturale”. L’incontro con l’altro per ascoltare, conoscere e dialogare. La conoscenza del mondo con le sue caratteristiche legate ai numeri, alle forme e alle misure e ai materiali naturali.

Cosa deve fare oggi ciascuna scuola per rendere operative le linee guida? Prima che queste entrino a scuola, nelle classi, nei laboratori, i docenti devono leggerle più volte, devono discuterne, devono confrontarsi per creare percorsi multidisciplinari e coerenti.

Per coinvolgere in modo attivo gli studenti è necessario far fare ad alunne e alunni esperienze dirette, incontrando persone autorevoli, farli confrontare, riflettere ed esprimere per potenziare il pensiero critico diventando cittadini che di fronte a una notizia riflettono in modo critico senza acquisire tout court tutto ciò che viene loro propinato.

I docenti devono in seguito rivedere i curricoli di istituto integrando le linee per l’insegnamento dell’educazione civica alle linee Nazionali, diventa quindi una grande occasione per insegnare una competenza con modalità trasversale.

Chi deve insegnare le 33 ore indicate? Tutto il corpo docente se vogliamo applicare la vera metodologia per competenze, nelle scuole dove c’è il docente con una formazione giuridica e/o economica può avere prevalenza ma dove non c’è deve essere un insegnamento trasversale.

Come può un libro di testo sostenere la progettazione dell’insegnamento dell’educazione civica?

I docenti possono individuare nel libro adottato quando e come le indicazioni sono inserite.

Raffaello Scuola da sempre pone molta attenzione al bambino-bambina, all’alunno-alunna che apprende ma che sta anche seguendo un percorso che lo porterà a essere uomo-donna, cittadino che conosce e che usa in modo consapevole i suoi apprendimenti.  Ecco che nei testi troviamo possibilità di attività pratiche, di laboratori in modo che gli alunni possano fare esperienza, possano applicare le conoscenze perché possano diventare in seguito abilità e competenze.

Se, come scuola, ritenete opportuno ricevere suggerimenti su come costruire percorsi che rispondano alle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica da inserire nel vostro curricolo di Istituto, potete usufruire del nostro servizio Voci dal mondo della scuola: uno spazio dedicato all’insegnante per mantenere un dialogo aperto e costruttivo, uno sportello a cui inviare richieste, dubbi, domande.

Scrivici le tue richieste, dubbi e riflessioni: la tua voce è importante! Continuate a seguirci e troverete degli esempi di attività tratte dai nostri libri di testo.

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  • Coordinatrice Scientifica Raffaello Scuola, Pedagogista e Pedagogista Clinico, Coordinatrice Scolastica, consulente e formatrice, ideatrice di progetti didattici. Autrice di articoli e testi didattici per l’infanzia e libri adozionali per la scuola Primaria. Svolge attività di ricerca-azione presso il Centro Infanzia “Giovanni XXIII”.

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