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Un viaggio… tra quattro mura: le emozioni dei bambini

| Redazione Raffaello | , | Tempo di lettura: 3 min.
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Un percorso che ha lo scopo di fornire ai bambini un’occasione per parlare delle emozioni da cui sono attraversati, di nominarle, di riconoscerle, di condividerle, di essere rassicurati.

 

Da molti giorni ormai siamo rintanati nelle nostre case. Le scuole sono chiuse dal 4 marzo, un tempo infinito.

Ormai è chiaro che di scuola se ne riparlerà a settembre e che ancora per un po’ di tempo i nostri alunni dovranno continuare con la Didattica a Distanza.

Questo è stato un periodo molto intenso e faticoso ed ha generato in ciascuno di noi una ridda di emozioni spesso contrastanti.

La paura del contagio, soprattutto per i genitori che hanno continuato a lavorare, la frustrazione del dover restare rinchiusi, l’ansia per la perdita del lavoro, la sofferenza per un caro ammalato, la gioia di poter restare di più con i bambini, la preoccupazione per l’organizzazione quotidiana della vita, ormai ridotta a visite al supermercato celati dietro una mascherina in mezzo a tante altre mascherine, ma a distanza di sicurezza.

A questo bagaglio emozionale le insegnanti hanno dovuto aggiungere preoccupazioni e tensioni legate ad un approccio quasi completamente nuovo, alla ricerca di strumenti idonei, all’ansia di doversi dimostrare all’altezza di un tipo di didattica fin qui poco praticata, alla stanchezza nel preparare lezioni efficaci e nel correggere elaborati nelle forme più disparate.

E i bambini? Come hanno vissuto questo periodo?

Dopo un iniziale momento di probabile gioia legata al fatto di non dover andare a scuola, come si saranno modificate le loro emozioni?

Che cosa è passato nel loro cuore mentre ascoltavano telegiornali sempre più apocalittici, bollettini di morti e ricoverati, fosche previsioni e discorsi preoccupati degli adulti? Che spiegazioni si saranno dati?

È probabile che molti genitori, pensando che i bambini fossero piccoli per capire o poco interessati o magari distratti dal gioco, non abbiano pensato di filtrare tutto questo.

E dunque, una situazione come questa quali tracce emotive avrà prodotto in loro? Saranno riusciti ad esternare quello che avevano in cuore, dando voce e parole a ciò che stavano provando? Avranno trovato qualcuno disposto ad ascoltarli e a rassicurarli?

Oppure avranno fatto finta di niente, per non preoccupare genitori che vedevano già provati da tanti pensieri?

Da queste considerazioni è scaturita l’idea di creare il “diario di un viaggio … tra quattro mura”.

Un percorso che ha lo scopo di fornire ai bambini un’occasione per parlare delle emozioni da cui sono stati attraversati o che ancora li attraversano, di nominarle, di riconoscerle, di condividerle, di essere rassicurati.

Stati d’animo sia negativi sia positivi, perché le EMOZIONI sono tutte importanti, belle o meno belle che siano. Tutte devono essere accolte, onorate e riconosciute, perché fanno parte di noi e ci aiutano a diventare grandi.

 

Scarica qui gratuitamente il pdf stampabile “diario di un viaggio … tra quattro mura”.

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