Suggerimenti strategici per un PEI perfetto

Il PEI non è solo un documento di profondo valore pedagogico, è anche uno strumento di lavoro, una guida che accompagna i docenti nel promuovere, in ambito scolastico, apprendimenti, socializzazione, comunicazione, interazioni, autonomia e autodeterminazione a favore dell’alunno con disabilità.
L’elaborazione del PEI è affidata al GLO, un gruppo di lavoro che si caratterizza in quanto interamente dedicato ad uno specifico alunno con disabilità. Nei primi due mesi di scuola il GLO viene convocato per condividere e sottoscrivere il PEI, frutto di un’attenta e approfondita condivisione.
La norma stabilisce che il PEI, relativo all’anno scolastico in corso, deve essere predisposto, di norma, entro il 31 ottobre. È questo, dunque, il momento per rivedere gli ultimi punti al fine di allontanare dubbi o perplessità riguardanti alcuni passaggi o sezioni.
Ma prima rivedi l’incontro formativo dedicato al PEI dell’8 ottobre!
I suggerimenti
Il GLO
Il PEI è scritto e condiviso da tutti i componenti del GLO, di cui all’art. 15 della legge 104/92: non è quindi pensabile di presentarsi al GLO con le sezioni interamente compliate e con la richiesta di firma da parte dei presenti!
Cosa fare allora?
Consegnare la “traccia del PEI” ai genitori, i quali possono sicuramente preparare a loro volta una traccia, completando la sezione 1 e riportando alcune informazioni relative alle sezioni 3, 4, 5, 6, 9.
Il PEI definitivo
Entro il 31 ottobre sono predisposte le seguenti sezioni: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9. La sezione 3 solo se i genitori hanno richiesto l’attivazione del Progetto Individuale, ai sensi dell’art. 14 della legge 328/2000.
Frontespizio
Si rammenta che nella prima pagina vanno omesse le voci relative alla nuova documentazione sanitaria, non ancora disponibile, così come il richiamo al Profilo dinamico funzionale, il cui provvedimento di riferimento è stato soppresso dal 1° gennaio 2019 (cfr. d.lgs. 66/2017).
Sezione 2
Nella seconda parte della sezione 2, selezionare tutte e quattro le dimensioni: l’alunno va considerato nella sua interezza, come prevede lo stesso DI 153/23.
Sezione 4
Quali sono i punti di forza da considerarsi e da riportare nella sezione 4?
Rivediamone alcuni: capacità, potenzialità, attitudini, interessi, motivazioni, talenti, consapevolezza, perseveranza, resilienza, curiosità.
Per una efficace descrizione, ricorrere a frasi affermative, utilizzando l’indicativo presente, ed evidenziando “ciò che il bambino o l’alunno o lo studente sa fare” (prospettiva culturale di ICF).
Sezione 5
Tenuto conto dei punti di forza, la sezione 5 consente di individuare obiettivi educativi, effettivamente raggiungibili, su cui lavorare nel corso dell’anno, anche per migliorare, modificare, controllare aspetti critici del funzionamento (i punti di debolezza).
Gli obiettivi di questa sezione non sostituiscono gli obiettivi di apprendimento, che vanno garantiti a ciascun alunno e a ciascuna alunna e che, nella scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado, sono oggetto di valutazione formale, come stabilito dalla normativa vigente.
Sezioni 6 e 7
Nell’analizzare le barriere e i facilitatori (sez. 6), va considerata l’influenza dei fattori contestuali anche in relazione all’ambiente sociale e agli atteggiamenti.
Sicuramente anche le strategie e/o le metodologie didattiche possono rappresentare degli ostacoli: in questo caso possono essere riferite come “promemoria”, ossia per ricordare di evitarle. Appare ovvio che se una strategia è riconosciuta come barriera, certamente essa non verrà adottata.
In relazione ai facilitatori non trascurare il contributo dei coetanei, ossia dei compagni di classe, e il ricorso ad approcci inclusivi, fondamentali per realizzare un ambiente di apprendimento significativo (sez. 7); pertanto lavorare sulla zona di sviluppo prossimale nell’ambito dell’approccio cooperativo metacognitivo, ricorrere alla didattica esperienziale e alla progettazione universale contribuirà certamente a superare barriere e ostacoli, potenziando i facilitatori, aumentando le opportunità volte a garantire il successo formativo.
Sezione 8
La sezione 8 costituisce la parte centrale del PEI.
- Scuola dell’Infanzia: nel descrivere le attività, previste per ciascun campo di esperienza, trovare i punti di contatto con quelle programmate per il gruppo-sezione, favorendo al massimo la partecipazione e la condivisione nel gruppo dei pari.
- Scuola Primaria, Secondaria di Primo grado, Secondaria di Secondo grado: la personalizzazione degli obiettivi di apprendimento, delle modalità di verifica, dei criteri di valutazione, delle strategie e delle metodologie didattiche e l’indicazione degli eventuali ausili e/o sussidi va riportata per ciascuna disciplina.
A chi compete quest’azione? Ai docenti incaricati sulla disciplina. I docenti con incarico sul sostegno possono offrire il loro supporto, in particolare per quanto concerne l’individuazione delle strategie e delle metodologie didattiche ritenute più efficaci, così come il ricorso ad ausili e/o a sussidi e/o a strumentazioni tecnologiche.
- Scuola Secondaria di Secondo grado: il percorso differenziato è previsto esclusivamente in quest’ordine di scuola (e non negli altri). L’adozione del differenziato è possibile solamente a fronte del consenso dei genitori.
Per tutti gli ordini e gradi di scuola
È fondamentale, nel campo 8.1, indicare qual è il contributo e quali sono gli apporti del docente con incarico sul sostegno, assegnato alla sezione (Infanzia) o alla classe, quando è in servizio. Quanto qui riportato potrà essere di riferimento per la descrizione delle motivazioni, nella sezione 11, in fase di proposta di risorse per il sostegno didattico per l’anno scolastico successivo.
Sezione 9
Questa sezione contempla ancora, seppur in via “eccezionale” il ricorso alla riduzione dell’orario scolastico; misura illogica, da non adottarsi. Le assenze, gli ingressi posticipati e le uscite anticipate, esattamente come vale per tutti gli altri alunni, devono essere oggetto di giustificazione da parte dei genitori; i genitori degli studenti del primo e del secondo grado, consegnando la documentazione insieme alla giustificazione, possono far riferimento alle deroghe, previste dalla normativa, ai fini della validità dell’anno scolastico.
In questa sezione, inoltre, è importante anche descrivere, nel dettaglio, tutto ciò che risulta essenziale per garantire la frequenza dell’alunno con disabilità; per esempio, è bene descrivere che cosa fa l’assistente all’autonomia e/o alla comunicazione e/o il tecnico informatico e/o altre figure eventuali, come l’infermiere scolastico o l’OSS.
Come interagire in sede di GLO
Favorire al massimo discussione e confronto in sede di GLO è quanto prevede il D.I. 182/2020. Questo gruppo di lavoro si caratterizza anche per questo aspetto, essenziale per un lavoro proficuo e sinergico. È bene far tesoro di suggerimenti e indicazioni provenienti da coloro che conoscono l’alunno al di fuori dell’ambiente scolastico, in particolare quelli suggeriti dai genitori che, più di altri, hanno esperienza e conoscenza del figlio o della figlia.
Il verbale del GLO
In sede di GLO dovrà essere predisposto un verbale dell’incontro.
Nel verbale, che può essere scritto da uno dei presenti scelto di volta in volta (una persona che dà la disponibilità a verbalizzare l’incontro, per esempio, può essere il genitore o lo specialista o un docente), vanno indicati la sede, l’orario, l’elenco dei presenti, gli argomenti trattati, esposti in modo sintetico, gli elementi di contrasto, aggiungendo le motivazioni, e quanto concordato insieme. Il confronto e la discussione devono connotarsi per la chiarezza e per la trasparenza. Prima di concludere l’incontro è bene leggere il verbale, apportando eventuali modifiche.
La firma
L’incontro del GLO si conclude con la sottoscrizione del PEI da parte di tutti coloro che sono presenti. Se l’incontro è svolto in modalità online, si potrà concordare un passaggio in segreteria per apporre la firma.
Attenzione!
Si ricorda che una volta concordato, il PEI non potrà essere oggetto di modifiche e/o rimaneggiamenti: il contenuto può essere modificato unicamente dal GLO, previa nuova convocazione.
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Evelina Chiocca
Insegnante specializzata, esperta nelle relazioni educative familiari, tutor dell’apprendimento, docente di L2, si occupa della formazione dei docenti e insegna, come docente a contratto, nei corsi di specializzazione presso diversi Atenei.
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